Le parole del regista napoletano
Paolo Sorrentino ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il suo film “Parthenope” sta andando fortissimo, anche ieri è stato il più visto al cinema in Italia, ha raggiunto i 3,5 milioni di incassi.
Sorrentino: "Conte conquista Napoli con serietà, non con proclami"
—
Si aspettava di poter rivincere lo scudetto dopo 33 anni grazie a un produttore cinematografico?
«De Laurentiis è un imprenditore molto capace».
Per i napoletani il calcio è passione e religione. E spesso è stato riscatto sociale.
«La cosa del riscatto non saprei spiegarla, non la capisco. Sulla passione, invece, la città sceglie i suoi idoli e li porta su e giù a seconda dei momenti. Il Napoli è un po’ come San Gennaro, in base a se fa il miracolo o meno, sembra che ti stia voltando le spalle. Il Napoli è lo stesso: se vince va tutto bene, se perde si mugugna sonoramente».
A proposito di miracoli, come ha fatto un uomo rigido come Conte a conquistare in pochi mesi una città senza regole come Napoli?
«La ragione è proprio questa. Mi sembra un uomo molto serio: non fa proclami, non va in scena. Nel calcio e nella politica, si va troppo in scena e si diventa poco credibili. Lui non ci va. Se dice una cosa è perché la pensa davvero, non perché deve provocare, alludere o far ridere. Questa serietà, in un mondo dove molti giocano a chi la spara più grossa, diventa determinante. Non è recitante, non finge. E questo suo modo di essere viene apprezzato e rispettato. È anti-cinematografico e per noi è una risorsa: non a caso siamo primi in classifica».