Su Lukaku e i nuovi: "Lukaku mi ha colpito molto come persona. Lui è molto intelligente, è un compagno di squadra, lui vuole il bene della squadra e pensa solo a questo, è un vero leader. Ma anche Neres, McTominay, Gilmour e tutti i compagni che sono arrivati pensano al bene della squadra".
Sulla squadra: "Attacco tra i più completi d’Europa? Abbiamo una bella squadra, dovremmo affrontare tante sfide per capire il nostro livello: siamo in crescita, la squadra ha sempre qualcosa da migliorare ed il mister aiuta i calciatori a trovarsi il meglio possibile in campo. La squadra è forte, i giocatori lo sono, e per arrivare lontano bisogna giocare di gruppo".
Su Conte e il paragone con il padre: "Il mister ha una mente al 100% concentrata sul Napoli, mi ricorda molto papà Diego perché ha passione per il calcio ed il gioco nella testa: vede tutto, intuisce, e questo deriva dall’esperienza e dal vedere tante ore di calcio. Così capisci quando attaccare e quando difendere, sono le doti di un allenatore forte.".
Sul gioco di squadra: "Il gruppo ha qualcosa di molto importante, ed è il gioco di squadra. Così si può arrivare lontano, essere un gruppo unito tra chi gioca poco e chi gioca di più. Devono essere tutti coinvolti e noi lo siamo, poi dove arriveremo dipende dalle partite che giocheremo. Poi chissà".
Sull'importanza della madre: "Devo ringraziare tante persone per quello che sono. La mia famiglia, mia madre è una persona fondamentale, mi ha sempre dato una mano in tutte le cose che ho sempre voluto, anche con i miei fratelli. Lei ha fatto di tutto per farmi realizzare il mio sogno"
Su come sta cambiando il calcio: "Il calcio cambia sempre anno dopo anno, c’è molta più tattica ed attenzione ai dettagli: è più fisico, oggi devi essere un atleta forte e veloce per giocare. Si andrà sempre di più su queste direzioni, certe volte mi immagino sprinter alle Olimpiadi perché in allenamento facciamo corse per migliorare velocità e forza. Stiamo diventando più tattici, vediamo meno dribblatori e sono sempre quelli più forti. Servono giocatori che osano, e secondo me questa cosa si sta perdendo. Tutti vogliono giocare bene e facile, ma servirebbe osare di più e togliere questo pensiero del giocare facile. Per fare un gol devi osare, non è facile, devi fare qualcosa che nessuno si aspetta e che fa la differenza".
Sulla sfida contro l'Empoli: "Spero di aiutare la squadra con i gol e cercare di vincere le partite. Arriva un mese molto intenso con partite molto difficili. La settimana di pausa a noi calciatori non piace e non vediamo l'ora di giocare la prossima partita e far bene. Stiamo preparando la partita sia fisicamente che tatticamente, è una partita molto difficile anche per l'orario. Quel campo non è facile contro una squadra che sta bene e vogliamo dimostrare che il Napoli sta crescendo".
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