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FLORENCE, ITALY - MAY 19: Giovanni Simeone of SSC Napoli reacts during the Serie A TIM match between ACF Fiorentina and SSC Napoli at Stadio Artemio Franchi on May 19, 2024 in Florence, Italy.(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Giuliano Simeone, ultimo di una famiglia discretamente, per usare un eufemismo, portata per il calcio, è stato convocato dalla Nazionale argentina per le Olimpiadi di Parigi. Durante la sua intervista al quotidiano Olè ha parlato dell'emozione post convocazione e di suo fratello Giovanni, attaccante del Napoli, rilasciando le seguenti dichiarazioni.
Sulla chiamata per le Olimpiadi: "Sono rimasto molto sorpreso. Poter andare anche alle amichevoli pre-olimpiche era il mio sogno, ma mi ha colto di sorpresa comunque perché non pensavo a quello, ma alla vita di tutti i giorni con l'Alavés. È stata una soddisfazione enorme perché era un sogno che avevo da molto tempo. Mi ha chiamato Pablo (Blanco, preparatore fisico). Ho ricevuto un suo messaggio in cui mi diceva che aveva chiamato la Nazionale Under 23 e quando l'ho letto ho spalancato gli occhi. Dopo aver saputo che l'idea era che giocassi le amichevoli con il Paraguay e che dovevo presentarmi allo stadio con la squadra ero super orgoglioso e molto felice. Ho chiamato tutti: mia mamma, mio papà, i miei fratelli... Erano tutti molto felici".
Sul suo ruolo: "In che ruolo giocherei? Ovunque! Ovunque mi metteranno, darò il massimo. La verità è che mi piace giocare di più esterno, come se fossi un'ala. Penso che Beltrán sia più giocatore d'area e Julián, là fuori, possa scendere di più per ricevere palla. Ma entrambi hanno la capacità di adattarsi. Nel mio caso, ovunque devo giocare, gioco, eh", ha aggiunto ridendo.
Sul suo cognome e il fratello Giovanni: "Per me non è un peso essere Simeone, è un grande orgoglio avere questo cognome e di questo sono molto felice. Mio papà ha avuto una grande carriera professionale, proprio come sta facendo Gio nei grandi club e anche Gian che è un professionista. Ora sto affrontando anch'io quel percorso".
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