A 1 Station Radio è intervenuto Carlo Nicolini, ex dirigente del club ucraino
A 1 Station Radio è intervenuto Carlo Nicolini, ex dirigente Shakhtar Donetsk. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Quanta paura devono avere i dirigenti italiani che l’Ucraina faccia bene? Ciò potrebbe comportare un aumento del valore dei calciatori, come nel caso di Sudakov.
“L’Europeo può incidere tantissimo e può essere, però, anche un’arma a doppio taglio. Può ridurre la valutazione, così come può contribuire ad aumentarla. L’Ucraina credo farà un grande Europeo ed i prezzi andranno su. Bisognerebbe arrivare prima, avere il coraggio che i nostri dirigenti possono anche vantare. Oltre Sudakov, anche Dovbyk andava preso prima. Stavano lì a tirare sul mezzo milione, e ci è arrivato il Girona. Quando si è abbastanza sicuri, bisogna anche credere nelle proprie capacità e andare in fondo”.
Dovbyk può essere un calciatore che fa al caso del Napoli di Conte?
“E’ un giocatore che sa fare le due fasi. Sa far salire la squadra ma, allo stesso tempo, riesce a disimpegnarsi in ottime combinazioni. L’abbiamo visto al Girona, ma anche in nazionale, con l’assist per Sudakov. Adesso che ha confermato le sue qualità, in Spagna, è normale che l’attenzione si sia spostata da club di medio livello a top club come il Napoli, il Milan e l’Atletico. Non mi sorprenderebbe se ci fosse l’interessamento anche della Premier”.
Come vedrebbe Dovbyk in coppia con Raspadori?
“Dovbyk dialoga benissimo con le mezze punte, e potrebbe farlo anche con un dieci come Raspadori. Potrebbe esaltare le caratteristiche dell’attaccante italiano. Prendere il posto di Osimhen e le pressioni che ne derivano potrebbe risultare meno difficoltoso per un giocatore più affermato come Lukaku. La pressione potrebbe fare qualche brutto scherzo, anche se non credo, trattandosi di un calciatore già maturo. Credo sia un profilo che piace a Conte. È uno che fa lavoro, che ha peso e fisicità oltre ad avere ottima tecnica”.