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interviste

Serie A, Casini: “Ok la nuova formula della Supercoppa. Poco pubblico? Vi spiego”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il presidente della Lega Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l'assemblea di Lega

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l'assemblea di Lega. Ecco le dichiarazioni riportate da Calcio e Finanza.

"L'assemblea ha approvato all’unanimità con 19 voti su 20 i criteri di ripartizione per il prossimo quinquennio che vanno ad aggiornare e rendere più semplici criteri precedenti. Un’approvazione importante perché dà stabilità commerciale alla Lega, ora per qualsiasi contratto che si andrà a siglare già sappiamo quale sarà il criterio di ripartizione. Era un passaggio importante che dà un arco temporale di lavoro.

Polemiche sugli arbitri? La Serie A sarebbe vittima di tutto questo. Tra le proposte di riforma c’è anche quella del settore arbitrale, la qualità e la professionalità è tra le più alte al mondo. Sicuramente si possono operare migliorie, come un professionismo sul modello inglese o anche ragionare sull’assetto organizzativo dell’AIA magari riconoscendole una piena autonomia simile all’Inghilterra. Mettere in discussione la qualità degli arbitri italiani lo riteniamo un errore. Rivedere le norme interpretative? Abbiamo suggerito di avere una costante verifica del protocollo e delle norme interpretative, siamo a disposizione per migliorare l’applicazione delle norme.

Razzismo? Abbiamo chiaramente trasmesso l’esito della riunione, c’è stata condivisione con le squadre. Si è deciso di costituire un tavolo di lavoro, l’obiettivo è ambizioso: da una parte si vogliono verificare le norme, dall’altro le condizioni delle infrastrutture con l’obiettivo di puntare sulle responsabilità individuali. Il terzo è la sfida culturale. Non solo razzismo ma anche i comportamenti violenti.


Supercoppa Italiana? Sui fischi va chiarito. D’intesa con la federazione, c’era l’esigenza di dare un segnale e quindi si è concordato per il minuto di silenzio al secondo tempo. Ci ha messo in guardia il viceministro dello sport, dicendo che il pubblico non avrebbe capito senza un annuncio in arabo. Cosa è successo? È stato fatto l’annuncio, è partito il minuto. Non c’è stato un minuto di fischi, solo un fraintendimento. Prima semifinale? Sicuramente non c’è stato un alto numero di tifosi, sappiamo che ci sono squadre che attirano maggior tifo all’estero, la preparazione è stata accelerata, ma non c’è stato un danno per calcio italiano.

Formula a quattro squadre? È una decisione che prenderà l’assemblea e sarà valutata volta per volta. Sicuramente è una formula che è piaciuta. Serie A all’estero? È un’idea ormai antica, perché Tebas per la Liga ne parlava nel 2016. In altri sport è praticata da decenni. Ho detto che non è una cosa in programma adesso, ma se mi si chiede se è possibile dico che tutto è possibile. Vanno valutati i pro e i contro, quindi è semplicemente un’opzione di cui si è discusso e si discuterà".


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