Francesco Repice, radiocronista, é intervenuto oggi ai microfoni di Radio CRC riguardo la lotta scudetto tra Napoli e Inter.


interviste
Repice: “Scudetto? Il Napoli sta bene, ma 18 punti sono difficili. Su McTominay…”
Le parole di Repice sullo scudetto
—“18 punti per il Napoli? Non so se il Napoli riuscirà a vincere tutte le partite da qui alla fine del campionato e nessuno può saperlo. Di sicuro, la squadra di Antonio Conte sta bene anche se è stata agevolata da un'avversaria come l’Empoli che non è tecnicamente al suo livello e che, non avendo nulla da perdere, ha accettato l’uno contro uno e ha accettato di lasciarsi degli spazi alle spalle.
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Le ultime sei partite non saranno delle finali di Champions come molti dicono. Chi sta bene fisicamente nelle gambe e ha la testa giusta va a vincere, qui parliamo di 6 partite di un campionato e non di un torneo come quelli europei.
Mazzocchi? Il mio emblema di ieri è stato vedere un giocatore di Napoli e tifoso del Napoli che esce dal campo per sostituire Di Lorenzo con una standing ovation dello Stadio Maradona che è tanta roba. Per un vecchio innamorato del calcio come me che dà molta importanza a cose come queste e non dà molto importanza a questioni inutili come i quinti, i braccetti e le piazzole, queste cose piacciono molto”.
McTominay o Barella?
—“McTominay o Barella? Mi prendo Barella perché gioca in nazionale ma attenzione alla questione dei numero 10! Io contesto il ruolo di trequartista poichè secondo me è un ruolo che nel calcio non esiste. O giochi da mezzala o da prima punta. Infatti, al di là di qualche eccezione che va al di là del calcio come Maradona, tutti i trequartisti giocano da seconda punta. Il trequartista è un lusso che non si può più permettere nessuno poiché quando giochi con due interni di centrocampo o sei una mezzala o giochi come un numero 10.
Nella nostra cultura calcistica e nella nostra storia il numero 10 gioca sempre da seconda punta. L’unico che ha saputo interpretare al meglio questo ruolo è stato Evaristo Beccalossi, ovvero come lui che si mette sulle linee difensive e di centrocampo per poi servire il pallone alle punte. Il restante dei giocatori hanno giocato sempre da seconde punte.
McTominay se avesse messo dentro anche quel pallone che poi è finito sulla traversa, lo scozzese si sarebbe portato a casa il pallone. Tutto, però, è stato anche favorito dall’assistenza di Lukaku che fin qui ha realizzato 12 gol e 11 assist. Gli undici assist hanno portato undici gol. Il belga ha partecipato a 23 gol stagionali.”
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