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interviste
NAPLES, ITALY - FEBRUARY 04: Khvicha Kvaratskhelia of SSC Napoli celebrates after scoring his side second goal during the Serie A TIM match between SSC Napoli and Hellas Verona FC at Stadio Diego Armando Maradona on February 04, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Andrea Sannino, noto cantautore, che ha parlato del Napoli:
“Come sto vivendo la stagione del Napoli? È un trauma avendo rispetto per questa parola, è un trauma sportivo. È come se fai l’artista, scrivi una canzone che amano tutti un anno e l’anno dopo non se la ricorda più nessuno. Hanno perso lo spartito i calciatori, non ricordano più la canzone. Cosa può dare Calzona? Penso che siamo tutti legati a Mazzarri, gli voglio un gran bene perché apparteneva al Napoli che aveva tanta fame. Adesso si è ritrovato a gestire dei calciatori che avevano vinto dominando, per questo mi sembra strano ciò che è successo. Il Napoli ha cambiato poco.
Nel mio concerto io resto lo stesso, la band resta la stessa e il direttore artistico cambia, quindi cambia ma visione al palco. Questo influisce sulla prestazione. Metti caso non avessi legato con un gruppo con cui devi fare 6 mesi di stagione a teatro, i problemi vanno anche sul palco. Credo sia successo qualcosa post scudetto che abbia fatto perdere il feeling, poi non lo so, non voglio dire cose che non conosco, però provo a darmi una spiegazione. Kvaratskhelia? Io dò un consiglio a Khvicha che adoro e non conosco di persona: sei un fenomeno e secondo me se ascolti le parole che ha sempre detto Mertens, potresti avere la tua svolta definitiva. Mertens ha detto più volte che Calzona gli ha cambiato la vita, cambiandogli ruolo. Credo che sia la persona giusta per Kvaratskhelia.
Io sono in tour con Mare Fuori dal 1 novembre. Fino a fine marzo non ho una sera libera. Sono molto contento perché porto Napoli in giro, la mia napoletanità e la speranza. Geolier? Non ne faccio neanche un discordo da napoletano, perché sembra che anche noi dividiamo senza saperlo e volerlo. Emanuele è un talento, sta scrivendo la storia della discografia italiana. Piaccia o no, ma non se ne possono non stimare le gesta. È andato a Sanremo, ha portato il napoletano e ho fatto il tifo per lui e ascoltando le radio è lui il vincitore morale, pur stimando tantissimo Angelina che ha nel DNA la musica pura come ce l’aveva il papà”.
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