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Samardzic, il padre: “Ecco perché è sfumato l’affare con l’Inter, c’entra la Pimenta”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il padre del centrocampista dell'Udinese ha parlato a Sportitalia, soffermandosi sui motivi del mancato approdo del figlio all'Inter.

Mladen Samardzic, padre del centrocampista dell'Udinese, ha parlato ai microfoni di Sportitalia, soffermandosi sui motivi del mancato approdo del figlio all'Inter.

Samardzic, la verità del padre sul mancato approdo all'Inter

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“L'inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l'affare con una persona che non aveva il permesso per farlo. Rafaela Pimenta? Certo, lei. Ma io l'ho vista una volta sola nella mia vita. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l'affare senza il nostro permesso. Quindi quando ho ricevuto la bozza di contratto dall'Inter e abbiamo visto che c'era lei come intermediaria e rappresentante di Lazar, abbiamo chiesto che questo fosse cambiato. Abbiamo chiesto di parlare direttamente con l'Inter, di avere un incontro con loro e di cambiare questo aspetto: ma loro ovviamente non hanno voluto più fare l'operazione così, senza di lei, sostenevano che l'agente di Lazar fosse lei.

Non abbiamo mai parlato di soldi con l'Inter. Non abbiamo mai contrattato su nulla, non abbiamo avuto l'opportunità perché nel momento in cui ho spiegato che la Pimenta non era l'agente, automaticamente per l'Inter era già tutto chiuso e non erano più interessati, perché, non si sa perché, pensavano che Rafaela Pimenta fosse l'agente. Io ho detto “scusate mi dispiace ma è un errore, se voi avete delle prove riguardo questa cosa ok, ma visto che non le avete non è colpa nostra”. Mi dispiace, ma abbiamo dimostrato che noi volevamo andare all'Inter e che non abbiamo mai parlato di soldi".

Sul futuro

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"Io non ho esperienza in questi affari, io sono solo un padre che vuole il meglio per suo figlio. A Udine gioca, perché lui ama il calcio: sicuramente vuole migliorarsi sempre e vuole giocare un giorno in Champions, ma questo è possibile solo se crescerà, giocando sempre meglio con l'Udinese. Non ci importa dei soldi: se li volevamo, potevamo andare in Arabia Saudita. Noi vogliamo una carriera e l'Inter sicuramente era una buona situazione, ma sinceramente... Non è stato possibile fare l'operazione. Magari con un altro club, la prossima volta. Noi non abbiamo nulla di cui pentirci, perché non avrei potuto fare nient'altro, visto che l'Inter non voleva parlare con noi. La stessa cosa l'ho detta a Mr. Pozzo, a Udine, che ha capito la situazione. Questa è tutta la verità, poi di certo i giornalisti, che hanno buoni rapporti con l'Inter, scrivono e riporta un'unica versione, ma la verità non è quella. Non importa. Mio figlio è molto contento a Udine e se rimarremo qui, lo faremo felici, non c'è problema".



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