Salvione: “Spero che un azzurro possa esprimere tutto il suo potenziale al Napoli”

A 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online, soffermandosi sul momento del Napoli di Garcia e l'esordio di Spalletti come CT della Nazionale. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Salvione su Elmas e Spalletti

Spalletti, nelle convocazioni, non ha cambiato molto rispetto a Mancini.

“Si affiderà molto ai senatori nella continuità che si cerca con i giocatori a disposizione. Ovviamente, si andrà a caccia del risultato, la cosa più importante. C’è traccia di Napoli, però, negli uomini. Ciò detto, non sarà semplice il lavoro di Spalletti, anche se il tecnico di Certaldo ha tanta voglia di far bene. In azzurro non è mai semplice incidere in poco tempo e, forse, servirà qualcosa in più rispetto al capolavoro di pochi mesi fa. Sarà fondamentale concedergli il giusto tempo per trasferire ai suoi uomini quel bel gioco visto a Napoli. A Spalletti, pertanto, credo vada data piena fiducia”.

Spalletti ripercorrerà l’esperienza dei precedenti allenatori che, in passato, potevano godere di quel blocco difensivo tutto bianconero?

“Credo che di blocchi, in questo momento, non ce ne siano. Ci sono rappresentanze importanti, con Roma, Lazio e Napoli ben rappresentate. Non ci sono squadre, nel nostro campionato, con blocchi di calciatori italiani di grande valore”.

Elmas, sinora, è stato utilizzato poco. Crede che il macedone continuerà ad essere una risorsa per il Napoli o Garcia ha idee diverse sul ragazzo?"

“La speranza che abbiamo tutti è che Elmas possa esprimere tutto il suo potenziale con il Napoli. È evidente che Garcia, ad oggi, non gli abbia dato molto spazio. Da dodicesimo uomo è stato un calciatore chiave del Napoli trionfante. Ciò, dunque, dovrà far riflettere il tecnico francese. Credo che, nelle prossime settimane, Garcia comprenderà di avere a disposizione un’arma fondamentale, un calciatore capace di incidere significativamente a gara in corso come il macedone”.

Dopo la sconfitta contro la Lazio c’è tanto disfattismo in casa Napoli: crede ci sia davvero così tanto di cui preoccuparsi?

“Pongo come esempio quel che si diceva, a proposito di Spalletti, dopo il pareggio con i Lecce lo scorso anno. Erano in molti ad accusare Luciano dei problemi della squadra. C’era anche qualcuno che invocava un cambio in panchina. Oggi c’è stato un cambio di tecnico, e va concesso il giusto periodo di ambientamento anche all’allenatore transalpino. D’altronde, tre partite di campionato sono poche per poter esprimere giudizi definitivi, senza eccedere nell’allarmismo, spesso, controproducente”.

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