Il cambio di assetto tattico ha fatto bene a Lobotka. Anche qui si vede Conte?
“In fase difensiva il Napoli si mette, come abbiamo potuto osservare ieri, con il 5-4-1. È stato decisivo l’inserimento di McTominay perché quando in campo hai uno come McTominay il campo per Lobotka e Anguissa si riduce ed è tutto più facile così per loro, i metri da fare sono di meno, sei molto più lucido. McTominay fa la differenza nelle 2 fasi, è di un livello spaziale. Lobotka ed Anguissa sono stati aiutati molto dall’acquisto di McTominay”.
Secondo lei è prematuro parlare di segnali?
“Dopo la sosta si entra in una fase decisiva. Hai Atalanta, Inter, dopo l’Empoli e il Lecce, Milan, Roma e la doppia sfida con la Lazio. Lì si capirà qual è il vero Napoli. Comunque gli azzurri sono tornati ad un grande livello, combattono, lottano, sono uniti. Poi, ha tanti titolari in panchina. Permettersi di poter fare entrare Neres nel secondo tempo é un lusso. La rosa ampia dà molte garanzie. I segnali ci sono. I veri esami arriveranno dopo la sosta ed è lì che si capirà il vero Napoli”.
Può essere decisiva la perdita di Bremer nella corsa Scudetto per la Juve?
“Assai. Bremer è il difensore più forte della Juve. É fisico, veloce, la sua assenza pesa. Comunque la Juve ha una rosa importante, l’allenatore è bravo, Motta ha dimostrato di sapersi inventare tante cose. Fino a Gennaio credo che riuscirà a sopperire le carenze. Poi Giuntoli è bravissimo”.
Sulla situazione a Roma?
“La situazione a Roma è particolare. Lo spogliatoio era contrario all’esonero di De Rossi, anche la piazza. La sconfitta in Svezia è pesante per come è arrivata e per le parole di Juric, che ha detto che la Roma è in crescita. La società si sta interrogando sulla decisione presa. Non escludiamo sorprese. Occhio alla posizione di Juric, poi da De Rossi ci si può aspettare di tutto per i valori espressi. Sul piatto ci sarebbe un offerta. La valutazione sarebbe complicata”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA