Crede che l’intervista di De Laurentiis sia una ammissione di colpa?
“Mi sembra una assunzione di responsabilità chiara. Quando dice che avrebbe mandato via Garcia sin dalla conferenza, o quando parla di scelte di mercato fatte in prospettiva e non fruttuose nell’immediato. Sicuramente il Napoli, da campione d’Italia, meritava un mercato robusto anche dal punto di vista della prontezza dei calciatori da prendere. Ma le parole del presidente mi sembrano denotare una coscienza di quel che è stato e la voglia di operare sul mercato invernale. Vedremo se il club opterà per giocatori pronti o per giovani di prospettiva”
Possiamo dire che il presidente De Laurentiis, con il suo modo di fare, abbia creato un po’ di malumore, e che questo sia tra le cause delle prestazioni degli azzurri in questa stagione?
“Vi dico cosa avrei fatto io. A febbraio o marzo, una volta compreso l’esito della stagione, avrei fatto un grande investimento di mercato. Faccio un nome, Szoboszlai. Una volta che si è capito che la squadra diventerà campione si deve pensare ad un innesto di livello. Inoltre, si deve poter operare su certi investimenti anche a carte coperte, senza l’onere di presentarsi in trattativa da squadra campione d’Italia. Oltre a ciò, avrei affrontato il tema dei rinnovi prima dei festeggiamenti. Anticipare le scelte, dunque, avrebbe potuto dare qualche beneficio alla gestione del gruppo. Sono queste le scelte che, strategicamente, potrebbero essere imputate a De Laurentiis. Scelta tardiva anche sul direttore sportivo? Probabilmente si”
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