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interviste

Salvatore Esposito: “Il Napoli di Spalletti è frutto dello splendido lavoro di tutti”

salvatore esposito
Salvatore Esposito è intervenuto a Radio Marte sui temi attuali in casa azzurra

Tony Sarnataro

Il celebre attore Salvatore Esposito è intervenuto a Radio Marte quest'oggi sui temi attuali in casa azzurra e del calcio in generale. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Salvatore Esposito

spalletti napoli
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«Il paragone Maradona-Messi non esiste proprio, non potrà mai esserci anche se Leo dovesse vincere il Mondiale. E non lo dico solo io che sono tifoso del Napoli. Lo dicono coloro che hanno giocato con Diego e hanno poi visto Messi. Del resto Messi ha vinto scudetti e titoli sempre protetto da grandi club e grandi allenatori. Diego ha vinto a Napoli e con un'Argentina molto più scarsa di quella attuale. Ma poi vogliamo mettere le squadre del Mondiale '86 o le avversarie del Napoli negli anni '90, quando in Italia c'era il miglior campionato del mondo? Per questo non ci sono paralleli possibili. A Messi ovviamente auguro di vincere il Mondiale, è stato il più grande degli ultimi anni ma non sarà mai come Diego".

Sul Napoli

"Finalmente sta per tornare, questo Mondiale mi ha annoiato abbastanza, ho visto molte squadre giocare male. Il mio Napoli invece... L'incantesimo può svanire dopo questa sosta? Non credo, semplicemente perché non si tratta di un incantesimo. Quello che ha fatto il Napoli di Spalletti sin qui non è frutto del caso ma dello splendido lavoro di società, staff e squadra. Sono perciò convinto che il ritorno in campo degli azzurri sarà altamente entusiasmante. In questo senso penso che gennaio sia cruciale. Se il Napoli dovesse ripetere le prestazioni di fine 2022 riuscirebbe sicuramente a mantenere le distanze da Inter, Milan e Juve. Non dimentichiamo che le distanze, +8, +10, +11, sono notevoli".

Perché i tifosi sono preoccupati?

"Perché non c'è fiducia nel calcio italiano e di chi lo gestisce. Gli ultimi accadimenti lo confermano e, al di là di quello che accadrà a livello giudiziario, in un sport dove c'è competizione sapere di accordi scritti tra società e di presenze di istituzioni sportive in certe riunioni non depone bene. Il giocatore decisivo del Napoli? Lo è stato Kvaratskhelia, ma credo che sia la squadra intera il fattore determinante. Bereszynski? Buon tassello, sarebbe un vice Di Lorenzo più esperto e nello stesso tempo Zanoli andrebbe a giocare».