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interviste
LECCE, ITALY - SEPTEMBER 30: Hed coach of Napoli Rudi Garcia during the Serie A TIM match between US Lecce and SSC Napoli at Stadio Via del Mare on September 30, 2023 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete", è intervenuto Domenico Melino, preparatore atletico ed ex preparatore della Salernitana, che ha parlato del derby col Napoli.
“La Salernitana? Ho avuto modo di seguirla sia l’anno scorso che quest’anno. L’anno scorso era una squadra più pratica con Paulo Sousa, riusciva a capitalizzare le poche occasioni che aveva, mentre quest’anno purtroppo non è così. È chiaro che magari nella fase iniziale hanno avuto due infortuni importanti come Coulibaly e Dia, è normale che la squadra ne abbia sofferto. Credo che abbia tutte le condizioni per riuscire a rimettersi in carreggiata. Spero riescano a rimettersi in carreggiata per arrivare alla salvezza. Credo che il Napoli arrivi meglio al derby. Come tutti i derby è aperto a tutti i risultati. So quanto il popolo salernitano tiene a questa partita, durerà un mese. Il Napoli arriva un attimino meglio anche complice la rimonta contro il Milan. Sicuramente lo stadio sarà strapieno e ci sarà un ambiente molto caldo.
Il problema del Napoli? Io credo che Spalletti faceva altre richieste. Magari è cambiato il modo di interpretare la gara con Garcia e magari ha delle richieste diverse. Non conoscendo come si allenano e quello che fanno, posso dire ciò che vedo in televisione. Molte volte prepari le partite durante la settimana, ma in campo risulta tutto diverso. Adesso tutti sanno tutto e nel dettaglio di quello che succede, ma poi in gara le variabili sono molteplici. Penso che Garcia sia stato bravissimo a cambiare in corsa nel secondo tempo e si è vista una squadra diversa. La partita ha milioni di variabili. Ci sono tante partite in una partita. Da fuori è difficile dare un giudizio se non conosci il lavoro nel dettaglio. L’anno scorso ho avuto modo di vedere per 3/4 giorni il lavoro di Spalletti che chiedeva tanto. Forse il lavoro è diverso da quello di Garcia. La preparazione fisica, tecnica e tattica sono un tutt’uno. L’assenza di Osimhen? Stiamo parlando di uno dei giocatori più forti in Europa. Averlo o non averlo cambia il mondo. Ama giocare da solo davanti con due giocatori esterni dove lui è abilissimo. È un giocatore straordinario secondo me è come mangiare e stare a guardare”.
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