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Rossettini: “Ebbi Conte e Zeman, ecco il paragone tra le loro preparazioni”

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L'allenatore della Primavera del Padova ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Luca Rossettini, allenatore della Primavera del Padova, ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli.

“Il Siena ero retrocesso quell’anno, ripartimmo dalla Serie B ma non sapevo come avrebbe reagito il mio ginocchio perché ero reduce da un brutto infortunio. Mi beccai il primo ritiro di Conte a Siena in cui facemmo un lavoro straordinario, durissimo, poi andò molto bene. Con l’inizio del campionato continuammo a spingere, io dopo qualche partita andai in difficoltà, ma non fui l’unico. Poi ebbi un dialogo con Conte, saltai quattro o cinque partite e quando rientrai feci tutte le partite fino a vincere il campionato. Lo ringraziai, a gennaio ebbi un’offerta dalla Spagna, ma rimasi a Siena e vincemmo il campionato. Quello fu un anno importantissimo della mia carriera. E’ vero che Conte migliora i calciatori, è maniacale in quello che fa. Mi ricordo che ci disse ad inizio stagione ‘se vogliamo essere primi dobbiamo fare tutto da primi, dagli allenamenti, al riposo e all’alimentazione’. Mi guardavo in giro e mi resi conto che con altri allenatori non funzionava affatto così.

Aneddoti? Ebbi anche Zeman negli anni successivi e so fare un paragone con Conte. La preparazione con Conte è stata tra le più dure che abbia mai fatto, ricordo che a Pescara, nel riscaldamento, ebbi un calo di pressione nel prepartita. Poi però se ti adegui a quei ritmi voli. Buongiorno con Conte? Conte è un allenatore che migliora i giocatori, cura i particolari. I suoi concetti li insegno ai miei ragazzi perchè ne traevo vantaggio in campo. Ha degli ottimi collaboratori, con noi c’era Stellini che curava la difesa e anche con lui lavoravamo in maniera maniacale, Christian vede le situazioni allo stesso modo di mister Conte. Buongiorno ha tutte le qualità per arrivare ad altissimi livelli, lo dimostra la convocazione in nazionale. Lavorare con Conte può essere solo un vantaggio”.