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interviste
Getty Images
Ronaldo il "fenomeno", ex giocatore di Inter e Real Madrid, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Focus del suo intervento l'eliminazione del Brasile dai Mondiali in Qatar e il futuro della panchina della nazionale stessa, con Ancelotti che sembrerebbe essere in pole (o così dicono ndr).
Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:
Credo che il Brasile abbia fatto un ottimo Mondiale, commettendo pochi errori. Però ci è mancata un po’ di malizia nel finale della partita con la Croazia: avremmo dovuto tenere il pallone, perdere un po’ di tempo”.
Sul post Tite
“Chiunque venisse... si tratterebbe do grandi maestri. Per me non è un problema vedere uno straniero alla guida del Brasile. I nomi di Ancelotti e Guardiola sono credibili, così come quello di Mourinho”.
Su Mbappé
“Mi ricorda... me quando giocavo: rapido, potente, tecnico. E sa usare le sue qualità nel modo migliore. Mi impressiona molto perché, in un calcio in cui tutti vanno veloci, lui è velocissimo: ha una marcia in più. Ha un talento naturale, è spesso decisivo, credo che sia lui il miglior giocatore del Mondiale”.
Su Messi possibile vincitore
“Tutti lo meritiamo, ma il calcio è un gioco di squadra e nessuno ti regala niente per la tua storia personale. Di sicuro ha buone possibilità di riuscirci. Messi adesso deve fare i conti con l’età, fa meno scatti di prima, però vicino all’area è sempre un killer. Rispetto al passato, lo vedo più carico e determinato. Tutti cambiano nel tempo e la voglia di vincere il Mondiale ti spinge ad andare oltre sotto ogni aspetto, anche quello caratteriale”.
Sull'Argentina
“Sarei ipocrita se dicessi di sì. La rivalità tra Brasile e Argentina è molto forte, non sarei felice di un loro successo. E poi l’Argentina non gioca un gran calcio, però ha sempre molta voglia di vincere, sa essere aggressiva, corre tantissimo”.
Sul Marocco
“Vorrei che vincesse il Mondiale. È tutto fantastico: come attacca, come difende, come sono uniti. E sono incantato dalla gioia che ha regalato al suo popolo e a tutta l’Africa: è una gioia che solo il calcio sa dare”.
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