Carlo Alvino, giornalista, ha rilasciato un'intervista a CalcioNapoli1926.it toccando diversi temi. La sua attenzione si è focalizzata in particolare sugli ultimi due successi della squadra di Antonio Conte, ovvero quello del Gewiss contro l'Atalanta e quello contro la Juventus tra le mura amiche. Infine non manca anche una considerazione in merito a qualche possibile intervento sul mercato, in questi ultimi giorni della sessione invernale, del duo Manna-De Laurentiis. Di seguito quanto dichiarato.


interviste
Alvino: “Un acquisto è stato determinante. Mercato? Vi svelo cosa mi aspetto. Sulla Roma…”
Alvino su Roma-Napoli e il mercato azzurro
—Vorrei iniziare dall'ultima partita disputata dal Napoli, ovvero quella contro la Juventus. Si aspettava una reazione tanto veemente della squadra nel secondo tempo, soprattutto dopo il gol del momentaneo vantaggio bianconero siglato da Kolo Muani?
LEGGI ANCHE
"Ad essere sincero a me è piaciuto anche il primo tempo, dato che il Napoli occasioni per sbloccare la gara già nella prima frazione di gioco le ha avute, ma purtroppo non è riuscito a finalizzare ed è poi arrivata la beffa nel finale. Nella ripresa, però, il Napoli li ha letteralmente massacrati e proprio il secondo tempo è stato l’ennesima dimostrazione del fatto che questo è un gruppo che crede fortemente in quello che fa, ma per rispondere alla tua domanda, mi aspettavo una grande reazione da parte della squadra di Antonio Conte ma non al punto tale da non dar fiato alla Juventus".
La vittoria contro la Juventus fa il seguito alla grande vittoria del Gewiss contro l'Atalanta. Lei preferisce il Napoli cinico e concreto visto a Bergamo o quello in grado di inaridire tutte le fonti di gioco avversarie, come appunto nel secondo tempo contro la squadra di Thiago Motta?
"Questa è una bella domanda. Secondo me il Napoli visto nel secondo tempo contro la Juventus è quello che metterebbe d’accordo tutti perché è quello in grado di non far respirare l’avversario, ma anche il Napoli visto a Bergamo non mi è dispiaciuto affatto perché il gruppo ha dato dimostrazione del fatto che è maturo al punto tale da capire quando deve far giocare l’avversario e quando invece lo deve mordere".
Si aspettava un Napoli in grado di far passare completamente in sordina la perdita di un elemento cardine della rosa come Kvaratskhelia, vincendo pochi giorni dopo su un campo difficilissimo come appunto il Gewiss.
"La perdita di Kvaratskhelia non penso che abbia pesato più di tanto, poiché parliamo di un calciatore il cui contributo in questa prima parte di stagione è stato quasi nullo. Parliamo però di un protagonista indiscusso del Napoli dello scudetto, motivo per cui la partita del Gewiss fa capire come il gruppo quest’anno è talmente forte da metabolizzare anche eventi negativi, come appunto la cessione di Kvaratskhelia".
Archiviata anche la pratica Juventus ora è tempo di pensare al match dell'Olimpico contro la Roma. Abbiamo visto come Claudio Ranieri è stato in grado di far rialzare il club capitolino dopo una prima parte di stagione molto al di sotto delle aspettative. Tenendo conto anche del fatto che si giocherà in un ambiente caldissimo, lei teme il match di domenica o pensa che soprattutto gli ultimi due successi prima citati, abbiano dato al Napoli ulteriore fiducia anche per il proseguo del campionato?
"Io ho grande rispetto di Claudio Ranieri e quello che sta facendo sulla panchina della Roma è sotto gli occhi di tutti, ma io penso che se c’è una squadra che deve temere l’avversario quella è proprio la Roma. Il Napoli visto nelle ultime due partite è un Napoli che metterebbe paura a chiunque e se consideriamo che la squadra viene da una stagione drammatica, dal punto di vista calcistico, nel gruppo ora si vede quella voglia di ripartire da zero e di dimostrare che la stagione andata in archivio pochi mesi fa è stata solo un incidente di percorso. Dunque ti ripeto che se c'è una squadra che deve temere l'avversario quella è proprio la Roma".
Pensa che l'Inter può essere una minaccia più che concreta per il Napoli nella lotta scudetto? Lo scontro diretto del weekend 1-2 marzo potrà essere decisivo?
"L’Inter dal mio punto di vista è assolutamente la squadra favorita per vincere lo scudetto e considerando l’organico a disposizione di Simone Inzaghi sarebbe un fallimento se non dovesse vincerlo. Io penso che lo scontro diretto non sarà decisivo a tutti gli effetti poiché arriva in un periodo in cui le due squadre avranno ancora tante partite davanti dopo quel match. Quindi io penso che sarà più importante per il morale perché chi lo vince da un segnale forte al campionato, ma secondo me non del tutto determinante nell'economia del campionato".
Le faccio tre nomi: Buongiorno, Lukaku e McTominay. Parliamo di tre calciatori in grado di diventare fin da subito elementi cardine della rosa di Antonio Conte, a cui si è aggiunto in un secondo momento Neres, in particolar modo dopo la cessione di Kvaratskhelia. Secondo lei chi tra questi quattro ha cambiato in maniera più evidente il Napoli?
"Tra questi sicuramente McTominay. Parliamo di un calciatore che ho già avuto modo di osservare quando vestiva la maglia del Manchester United. Dal mio punto di vista siamo di fronte ad un calciatore completo e mi ha impressionato già dal match dell’Allianz Stadium. Ovviamente anche gli altri nuovi innesti stanno dando il loro contributo, ma l’apporto più evidente secondo me è quello dello scozzese, visto che con la sua presenza anche i suoi compagni di reparto hanno avuto degli evidenti miglioramenti. Basta vedere infatti le prestazioni di Anguissa per capire come il numero 8 dà sicurezza a tutto il reparto".
In chiusura, siccome siamo ancora nella sessione invernale di calciomercato, sappiamo che il Napoli ha perso uno dei protagonisti indiscussi dello scudetto, parliamo appunto di Kvaratskhelia. Lei si aspetta un colpo a sorpresa entro lunedì a mezzanotte, oppure pensa che si possa continuare così, considerando anche l'ottimo stato di forma di Neres e che il Napoli non ha la necessità di fare turnover vista la mancanza di impegni infrasettimanali?
"Io mi aspetto sempre un colpo di teatro, ma sappiamo che le squadre a gennaio difficilmente si privano dei loro pezzi pregiati. Dall’altra parte, però, penso che il Napoli possa tranquillamente continuare così dato che Neres sta dimostrando di essere un calciatore più che affidabile. Per colpo di teatro intendo anche un eventuale innesto in un altro reparto ed infatti si parla molto di Comuzzo, ma ripeto che secondo me il Napoli può affrontare le ultime 16 partite con i calciatori attualmente a disposizione. Ciò non toglie che il Napoli ha perso una pedina importantissima nello scacchiere tattico di Antonio Conte, motivo per cui la perdita del georgiano sarebbe stata più facilmente digeribile se fosse avvenuta in estate".
A cura di Luca Buonincontri
©RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE CALCIONAPOLI1926.IT
CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News
© RIPRODUZIONE RISERVATA