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Rivieccio esalta il Napoli di Conte: “Ho rivisto alcune cose del team di Spalletti”

Alex Iozzi
L'undici guidato dal tecnico di Lecce genera entusiasmo tra i vicoli della fu Partenope

Gino Rivieccio, attore e conduttore televisivo (nonché grande tifoso di fede partenopea), è intervenuto sulle frequenze di Radio Marte trattando, mediante le seguenti dichiarazioni, alcune tematiche relative al presente (ed all'imminente futuro) della Società Sportiva Calcio Napoli targata (sul campo) Antonio Conte.

"Gasperini pagherebbe per vincere a Napoli", le parole di Rivieccio a Radio Marte

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“Ero stato critico sul Napoli, in passato, riguardo alcuni primi tempi non proprio esaltanti, ma la squadra vista a Milano mi è sembrata molto preparata, concentrata, concreta, che ha affrontato un grande avversario in uno stadio difficilissimo. Insomma, ho ammirato un Napoli che ha incoraggiato il mio ottimismo. Del resto, quando si vince a Milano, ci si convince delle proprie possibilità. A tratto, è stato anche spettacolare: ho rivisto alcune cose del Napoli di Spalletti. La sconfitta di Verona è stata salutare: Conte ha chiesto rinforzi e De Laurentiis ha accontentato le sue pretese. L'arrivo di McTominay ha dato una svolta al centrocampo: mi chiedo ancora come lo United l'abbia ceduto. Lukaku non è ancora al top, ma fa sentire la sua leadership e lo stesso vale per Gilmour, che s'è fatto trovare pronto, per cui siamo felici.

Ha ragione Guardiola: affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista. Gasperini pagherebbe di tasca sua per venire a Napoli e vincere: lui ha rifiutato gli azzurri, ma era la prima scelta. Sono ottimista, poiché Conte catechizza le sue squadra, ma la vera partita sarà al Meazza: il 10 novembre capiremo tante cose. Secondo me, questo sarà un turno interlocutorio, dove sia il Napoli che l'Inter vinceranno. Lo Scudetto sarà una partita a due con i nerazzurri: la Juve la vedo più indietro, Thiago Motta ha perso un po' di fiducia, mentre il Milan va un po' a corrente alternata. Maradona? Quando parlo di lui mi commuovo ancora: mi manca! Io faccio parte di quella categoria di persone che non accetta la sua scomparsa. Avrebbe fatto la differenza anche in questo calcio moderno. La verità è che manca il vero talento: esaltiamo certi calciatori che negli anni '80/'90 non sarebbero stati nemmeno titolari”.