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interviste

Reja: “Convinto che il vero Napoli venisse fuori, ma bisogna aspettare ancora”

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"Di Lorenzo? Gli faccio i complimenti per la pacatezza, è un leader silenzioso che sa comunicare nel modo giusto come accaduto nel post partita con il Bologna"
Giovanni Pietropaolo

L'ex tecnico azzurro Edo Reja si è espresso ai microfoni di Radio Kiss Kiss sul Napoli di Rudi Garcia, sulle reazioni di Kvaratskhelia e Osimhen e sulla città. Ecco quanto raccolto dalla redazione di Calcionapoli1926.

Reja: "Il Napoli deve apprendere il metodo del nuovo tecnico"

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Di seguito le dichiarazioni dell'ex allenatore azzurro a Radio Kiss Kiss: "Ero convinto che il vero Napoli venisse fuori. Kvaratskhelia e Osimhen erano nervosi per la mancata rete. In particolare il georgiano è ritornato ad essere lucido e quello che conosciamo riuscendo a procurarsi un rigore e a fare gol e assist e riuscire nei dribbling. Anguissa bene, Zielinski è stato costante. Bisogna attendere che i calciatori apprendano il metodo del nuovo allenatore e le posizioni in campo. I calciatori hanno affrontato il campionato in un modo ed ora bisogna aspettare ancora un pochino per la massima forma. Il lavoro sul campo è fondamentale come instaurare buoni rapporti con i calciatori.Osimhen?Ha un carattere particolare e bisogna trovare la chiave. Non ci dimentichiamo che lui e Kvara fanno parte della lista al Pallone d'oro. A calciatori del genere può accadere che escano nervosi dal campo".


Sul ruolo di allenatore e il pensiero sulla città

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"In momenti simili calciatori del genere bisogna coccolarli. Bastone e carota resta il metodo migliore per me. I momenti difficili si superano quando nello spogliatoio c'è la volontà di tutti di voltare pagina. Questa cosa credo sia successa nei giorni scorsi. Ed è importante che ci si stringa intorno al tecnico, magari andando a cena insieme.Di Lorenzo?Voglio fare anche i complimenti a Di Lorenzo: leader silenzioso ma soprattutto vero. Un ragazzo d'oro che non conosco di persona ma è evidente quanto sia un professionista esemplare. Sa comunicare nel modo giusto come accaduto nel post partita con il Bologna. Non conosco le dinamiche di spogliatoio ma questo è veramente un capitano. Città?Da allenatore non sono riuscito a visitarla, oltre ad essere piena di brave persone è ricca di storia, veramente bella".

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