"La gestione del gruppo in questo periodo è davvero delicata. È fondamentale mantenere alta la concentrazione attraverso allenamenti mirati, colloqui individuali e un lavoro costante per ricordare ai calciatori l'importanza di restare sul pezzo, soprattutto durante le feste. Anche se i calciatori di oggi sono molto professionali, il rischio di cali di tensione c'è sempre. Quanto al Venezia, si tratta di una squadra insidiosa che cercherà di fare la partita della vita contro una grande come il Napoli. Queste partite vanno giocate con il massimo impegno, perché la presunzione di avere la vittoria in tasca potrebbe rivelarsi fatale. Il Napoli, però, ha dimostrato di avere un approccio positivo alle gare, nonostante qualche passaggio a vuoto come il secondo tempo contro il Genoa. Quel calo, fortunatamente, è servito da lezione per mantenere alta l'attenzione".
Parlando di gerarchie e scelte tattiche, secondo lei, in una partita contro il Venezia, sarebbe meglio puntare su Kvaratskhelia o su Neres?
"Entrambi i calciatori stanno dando un grande contributo, ma in questo momento l’unico insostituibile mi sembra Politano, che offre un equilibrio tattico fondamentale. Kvaratskhelia è un talento straordinario e, se sta bene, può fare la differenza. Tuttavia, contro una squadra come il Venezia, che gioca bene a calcio, Neres potrebbe essere utile per trovare spazi e servire Lukaku. Il brasiliano è stato bravissimo a sfruttare i pochi minuti a disposizione. Conte sta gestendo molto bene i minutaggi e le rotazioni, e potrebbe decidere di puntare su Kvaratskhelia a partita in corso, sfruttandone le qualità quando gli spazi si aprono".
Lukaku è questo o possiamo aspettarci di vederlo crescere ulteriormente, sia in termini di condizione che di partecipazione al gol?
"Credo che tutti ci auguriamo di vedere miglioramenti da parte di Lukaku. Lo vedo impegnato, lotta su ogni pallone e cerca di seguire le indicazioni dell'allenatore. Tuttavia, è evidente che al momento non è il Lukaku che ricordiamo ai tempi dell’Inter con Conte. Ha bisogno di essere servito meglio in alcune circostanze, perché spesso si ritrova con palloni difficili da gestire o con poca assistenza in area. Detto questo, ha ancora margini di crescita e sono fiducioso che possa tornare a essere determinante".
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