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Rastelli: “Da non sottovalutare la trasferta di Como, ecco cosa dovrà fare il Napoli”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Rastelli, ex allenatore del Cagliari ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Como. Di seguito, un estratto...
Alessandro Giglio

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Rastelli, ex allenatore del Cagliari ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Como. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Rastelli: "Conte conosce alla perfezione lo stato fisico e mentale di ogni giocatore

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Domenica il Napoli, primo in classifica in Serie A, affronterà il Como, una delle squadre rivelazione della stagione e protagonista di un ottimo mercato invernale. Quali insidie nasconde questa partita per gli uomini di Conte?


"Il Como è una squadra che gioca un bel calcio e ha una chiara identità. Non ha timori reverenziali nei confronti delle squadre più blasonate, anche se resta comunque una neopromossa e, in certe partite, paga lo scotto del salto di categoria. Ha fatto un mercato importante, investendo molto, a dimostrazione della solidità della società. L’obiettivo è costruire una realtà ambiziosa. Per il Napoli sarà una sfida da non sottovalutare, perché il Como cercherà di imporre il proprio gioco e attaccare con tanti uomini. Questo, però, potrebbe lasciare degli spazi e il Napoli dovrà essere bravo a sfruttarli nei momenti giusti."*

Il Como è dunque una squadra in crescita, reduce da una rapida ascesa dalla Serie B alla Serie A. Quale obiettivo deve porsi in questa stagione?

"La priorità del Como è consolidare la categoria e gettare le basi per il futuro. La posizione in classifica è ancora delicata: bastano un paio di sconfitte per essere risucchiati nella lotta per la salvezza. È una fase cruciale per costruire un’identità e uno status ben definiti. Al momento, gioca con la mentalità di una grande squadra, ma rischia di vanificare gli sforzi a causa della poca concretezza sotto porta. Ha creato molte occasioni, ma non sempre le ha sfruttate, finendo per essere penalizzato e perdere partite alla sua portata."

Obtorto collo, il Napoli di Conte ha dovuto adattarsi alle circostanze, rispolverando il 3-5-2 per sfruttare al meglio i giocatori a disposizione. Quanto è importante questa flessibilità tattica?

"Un allenatore deve sempre capire il momento storico che sta vivendo la sua squadra. Conte conosce alla perfezione lo stato fisico e mentale di ogni giocatore. Quando ha perso alcuni elementi chiave, ha capito che mantenere lo stesso sistema di gioco sarebbe stato rischioso. Piuttosto che schierare calciatori fuori condizione, ha preferito dare alla squadra un assetto diverso, mettendo ogni uomo al posto giusto".