Di Lorenzo, nella sua lettera, ha detto che la stagione è stata sciagurata, si è sentito abbandonato dalla società e nella sua mente era apparsa la possibilità di andare via. Il capitano ha parlato di storia d’amore e di riavvicinamento con la società. Sono parole sentite o vincolate dal veto del tecnico?
“Posso dire che, quando arrivano queste stagioni così brutte, a fine anno l’istinto di cambiare aria può subentrare. Ci sono questi pensieri. Credo che Di Lorenzo abbia sentito fortemente la volontà di trattenerlo, sia della società che dell’allenatore. Si è sentito amato ed ha cercato di ricucire il rapporto con la tifoseria. Sono parole giuste”.
Se fosse l’allenatore del Napoli, chiederebbe cessioni pur di accogliere Chiesa?
“E’ un giocatore che potrebbe far comodo a tantissime squadre in Serie A. Da esterno lo vedo più a sinistra. Dunque, bisognerebbe fare una scelta su Kvaratskhelia. Posizionarlo a destra lo limiterebbe tantissimo. Esterno di centrocampo? Lo può fare, ha resistenza, gamba e tecnica. In fase difensiva è un ragazzo diligente. A quel punto, Di Lorenzo andrebbe sfruttato come braccetto della difesa a tre. In base al momento della gara, si può anche cambiare modulo, alzando Chiesa e passando ad una difesa a quattro con Di Lorenzo sulla fascia”.
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