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MANCHESTER, ENGLAND - OCTOBER 19: Marcus Rashford of Manchester United during the Premier League match between Manchester United FC and Brentford FC at Old Trafford on October 19, 2024 in Manchester, England. (Photo by Gareth Copley/Getty Images)
Marcus Rashford, esterno d'attacco in forza al Manchester United (nonché obiettivo dichiarato della dirigenza del Napoli in vista della sessione invernale di calciomercato che incombe), si è concesso (a margine di un evento tenutosi alla Button Lane, scuola elementare frequentata dal calciatore stesso in gioventù) ai microfoni della stampa presente rilasciando, mediante le seguenti dichiarazioni (riportate da Henry Winter, giornalista inglese), alcune interessanti informazioni riguardo i piani circa il proprio futuro in maglia Red Devils.
"Mi sento incompreso, ma ci sto bene. Sono una persona molto semplice. Amo il football, è stata la mia vita fin dall'inizio. È scoraggiante essere esclusi da un derby, ma è successo. Abbiamo vinto la partita, quindi andiamo avanti. È deludente, ma sono anche uno che, invecchiando, può gestire le battute d'arresto. Cosa farò al riguardo? Non me ne starò lì seduto a piangere, ma farò del mio meglio la prossima volta che sarò disponibile. Personalmente, penso di essere pronto per una nuova sfida e per i prossimi step del mio percorso. Quando me ne andrò, non ci saranno rancori. Non riceverete commenti negativi da parte mia sul Manchester United. Sono fatto così come persona: se so che una situazione è già brutta, non andrò a peggiorarla. Ho visto il modo in cui altri calciatori se ne sono andati in passato e non voglio entrare a far parte di quel gruppo. Quando me ne andrò, farò una dichiarazione sola e la farò io, perché sarò un "Red".
Sono a metà della mia carriera. Non mi aspetto che il mio momento migliore sia adesso. Finora ho giocato nove anni in Premier League e questo mi ha insegnato molto, mi ha aiutato a crescere come calciatore e come persona, quindi non ho rimpianti per gli ultimi nove anni. Non avrò rimpianti in futuro perché prendo le cose giorno per giorno e a volte succedono cose brutte, altre volte cose belle. Cerco solo di mantenere un buon equilibrio. Mi entusiasma ancora pensare di giocare per il mio paese nella più grande competizione del mondo. Ho già avuto la possibilità di farlo in passato (Russia 2018 e Qatar 2022, ndr.) ed è un'esperienza incredibile. Se ne avrò di nuovo l'opportunità, proverò a coglierla a due mani".
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