Io sono convinto che la strada da percorrere sia tornare ad alcuni anni fa quando, grazie al rispetto normale della legge, si era riusciti ad eliminare quel senso di zona franca che sembrava appartenere ai nostri stadi. Stiamo vivendo purtroppo una stagione dove comportamenti criminali, che nulla hanno a che fare con il calcio ed il tifo, si stanno riaffacciando ai nostri stadi. L’esperienza pregressa ci ha dimostrato che gli stadi possono diventare zone sicure e di divertimento. È indegno che dei criminali privino le persone per bene di questo spettacolo.
Io rivolgerei un invito alle società calcistiche. Abbiamo vissuto la nostra migliore stagione quando le società di calcio hanno sposato in toto il progetto per riportare la sicurezza negli stadi e si sono fatte delle scelte condivise. Non abbiamo numeri che consentono militarizzazioni ulteriori nelle curve, e questa difficilmente può essere la soluzione al problema. Ma se tutti mettono il proprio contributo, anche non accettando pressioni indebite, noi possiamo ritornare alla stagione più bella che abbiamo vissuto. Ricordo un anno con numero incidenti zero: quando sono entrato io in polizia era impensabile. Abbiamo dimostrato che si può fare, dobbiamo tornare a farlo. Stiamo cercando di offrire le nostre migliori risorse".
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