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interviste

Salvione: “Di Politano si guardano i numeri. Vi spiego la sua importanza”

Francesco Iodice
Le parole del giornalista

Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di 1 Football Live, in diretta su 1 Station Radio, di Kvara e Politano, commentando anche la partita della Nazionale. Di seguito, un estratto dell’intervista proposto dalla nostra www.

"Spalletti poteva fare prima i cambi", le parole di Salvione

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Ecco quanto dichiarato: Kvara e Politano vengono apprezzati solo quando segnano perché le cose che risaltano sono i gol e gli assist, sono le statistiche. Oggi, sul Corriere dello Sport, abbiamo fatto un focus su Politano. Sta facendo un lavoro enorme, fa il quinto in difesa, attacca quando la squadra offende. Grazie al suo lavoro il Napoli oggi è primo. La logica vorrebbe Mazzocchi in quel ruolo, ma Politano è bravo a combinare sacrificio e tattica. Sta facendo davvero un lavoro immenso. Kvara ha il problema di voler fare il Kvara, vuole sempre fare scelte complicate. Questo è un altro step da fare nella sua maturazione. Ricordiamo che Kvara comunque è molto giovane e quindi può crescere ancora tanto”.

Sulla responsabilità delle società sulle azioni dei tifosi:“Non può esistere che il club sia ricattabile. Ovviamente, la responsabilità oggettiva è un vincolo che indebolisce i club. La soluzione è che ognuno paghi i propri errori, chi decide di fare il pazzo, deve pagare per le sue azioni. Poi, questa è diventata anche un’arma di ricatto per i club. Io e te ci svegliamo, decidiamo di far squalificare il Maradona e andiamo a tirare delle bombe in campo. Non ci beccano e squalificano il campo. Poi, così il club è ricattato e le conseguenze le pagano anche le persone per bene”.

Sulla gestione dell'espulsione di Pellegrini da parte di Spalletti:“Spalletti si è messo 4-4-1, che è il modulo che tutti gli allenatori preferiscono quando la squadra subisce un espulsione. Non so se poteva fare di più. É stato schiacciato dal Belgio, trovare una soluzione per poter respingere la pressione avversaria non era facile. Il problema era che non si riusciva a tenere palla e il Belgio ha preso il sopravvento. Forse Spalletti poteva fare prima i cambi. Però a me non piace parlare con il senno del poi. Dopo che le cose sono già accadute siamo tutti bravi a dire si poteva fare questo o quello, ma sul momento non è facile”.