Daniel Ciofani, oggi parte del settore giovanile della Cremonese, ha rivelato diversi aneddoti su Higuain e Politano ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.


interviste
Ciofani: “Politano il “Messi” della Serie C! Vi racconto un retroscena su Higuain”
Ciofani e i retroscena su Politano e Higuain
—Hai giocato con Politano e Italiano a Perugia nella stagione 2012/2013, che ricordi hai di questi due ex compagni che lunedì si ritroveranno contro rispettivamente da calciatore e allenatore?
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“Italiano è arrivato dopo la squalifica, quindi arruolabile solo da marzo in poi. Qualitativamente era molto forte, ma era già un allenatore nato. Sotto la doccia ti spiegava i movimenti e la tattica, a chiunque dei suoi compagni. Non mi stupisce che sia diventato un grande allenatore. Matteo giocatore forte, me lo sono goduto tutta la stagione. Arrivava dalla Primavera della Roma, noi eravamo in Serie C mentre tanti suoi compagni invece erano stati girati in prestito in Serie B. Parlando con lui, un pranzo a casa insieme ad un altro nostro compagno di squadra, gli dissi che lui avrebbe fatto un grande percorso e sarebbe arrivato lì dove tanti suoi compagni alla primavera della Roma non avrebbero fatto anche se partivano da una categoria superiore. Già all’epoca era fortissimo, accelerazione e grande qualità col mancino. Per questo per me in Serie C era “un piccolo Messi”, per qualità e velocità d’esecuzione ricordava molto l’argentino anche nei movimenti, glielo dicevo sempre”.
Dal campo che ricordi hai del gol dei record di Gonzalo Higuain in quel Napoli-Frosinone?
“Per noi fu una partita faticosa, eravamo già retrocessi, era la nostra partita di addio alla Serie A ed affrontavamo uno scontro impari, e poi addirittura rimanemmo in dieci. Ricordo che avevo Higuain al Fantacalcio quella domenica, mi fece vincere (ride, ndr). Quando ritornò a centrocampo dopo il record mi sono complimentato con lui, io invece sbagliai un gol a porta sguarnita e fu un vero peccato perché sarebbe stato il mio decimo in campionato. Non dimenticherò mai quella partita, però, perché l’atmosfera era fantastica, tutti aspettavano il gol del record fin quando poi non arrivò ed esplose lo stadio”.
“Lukaku un fattore con Conte”
—“Lukaku è un fattore a prescindere, soprattutto nel modo di giocare di Conte ed anche se non tocca palla spesso. Romelu è un calciatore con un peso specifico, non soltanto con i gol ma con i suoi movimenti. Sposta uomini ed equilibri, ha caratteristiche ben precise che ne hanno caratterizzato l’intera carriera”.
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