"Sì, mister Ranieri ha creato un po' più di entusiasmo, un po' più di tranquillità nell'ambiente, che si era un po' perso. Chiaramente in Italia ancora manca un po' di continuità nei risultati, nelle prestazioni. In Europa, lasciamelo dire, penso che il livello sia leggermente inferiore al campionato italiano, quindi sicuramente non si può fare un paragone, però è sicuramente una Roma vista meglio di quelle precedenti. Ho visto questo scatto d'orgoglio da parte della Roma, che poi si deve lanciare per forza in campionato verso posizioni di classifica differenti rispetto a quelle che occupa adesso. È l'obiettivo di tutto quanto l'ambiente, quello di cercare di risalire la classifica e cominciare a pensare ad una posizione sicuramente migliore che possa perlomeno farti lottare per un posto nelle coppe".
La Roma ha bisogno anche di fare calciomercato. Lei è d'accordo a finanziare la finestra del mercato invernale con la cessione illustre di Dybala?
"Credo che stia diventando un caso, quindi non sta giocando con continuità, non si sa bene quali sono le problematiche, però se un giocatore come Dybala deve essere così utilizzato a singhiozzo, io credo che la soluzione migliore per tutti sia quella della cessione. Anche perché poi, bene o male, la Roma in quella posizione giocatori ne ha e quindi può fare, secondo me, anche un sacrificio".
Genoa - Napoli, è una gara che nasconde insidie per i partenopei?
"Giocare a Marassi non è mai semplice, anche perché i tifosi del Genoa sono molto attaccati a questa squadra, al di là di tutte quante le vicissitudini che stanno passando. Quindi sarà sicuramente un campo caldo. Però il Napoli ha dimostrato in diverse partite, anche nei momenti di difficoltà, di saper aspettare, di saper ragionare e poi alla fine uscire vincitori. Quindi se continuano con questa mentalità, con questo modo di approcciare le partite, io credo che la partita di Genova possa essere meno insidiosa di quanto uno possa pensare, anche se con l'arrivo di Patrick Vieira in panchina il Genoa ha ritrovato una discreta solidità difensiva e si andrà a scontrare contro una manovra offensiva del Napoli che sembra deficitaria in questa stagione. Però anche senza Kvaratskhelia, ha trovato in Neres un grande sostituto. Il Napoli ha dei buoni giocatori in panchina che, anche se sono stati impiegati di meno in questo periodo, quando vengono chiamati fanno sempre la differenza".
Anche in difesa Conte ha degli uomini a cui affidarsi, secondo lei?
"Ma io sento tante ipotesi, come quella di spostare Olivera centrale, ma io credo che alla fine Conte farà affidamento sulla sicurezza di Juan Jesus, che è un giocatore di ruolo, mancino, senza nessun spostamento degli altri elementi. Secondo me per questo tempo limitato ci potrà essere spazio per Juan Jesus più che per Rafa Marin, che giocherebbe a piede invertito".
Lukaku, secondo lei, ha ancora margini di miglioramento o è quello che vedremo fino a fine stagione?
"Ma io credo che sia quello che Conte si aspettava di ritrovare, un giocatore che sotto l'aspetto fisico è determinante, mette in difficoltà tutte le difese, quindi lavora molto per la squadra. Io credo che tutto quello che Conte gli sta chiedendo, Lukaku lo sta facendo. Poi, al di là dei gol che fa o meno, il lavoro per la squadra è sicuramente tantissimo".
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