Quello che mi stupisce del Napoli è che sta perdendo i suoi concetti partita dopo partita. Non ci si può accontentare del risultato che è arrivato dopo una prestazione che nel primo tempo è da valutare positivamente, mentre nel secondo tempo alcune situazioni non mi sono piaciute per niente come la difesa a 5. Io non sono mai favorevole all’esonero dell’allenatore dopo poche giornate. Bisogna leggere le partite al di là del risultato e cercare di capire dove sta andando il Napoli e dove lo può portare questo tipo di calcio. Se il Napoli non cambia linea di calcio e mentalità, non va in Champions League. E lo ripeto, ha la rosa più forte del campionato con l’Inter. Nel momento in cui scegli un allenatore, devi sapere tutto. Il curriculum, la storia, le idee e le conoscenze. Non è che uno che è stato esonerato in Arabia Saudita è matematico che faccia bene, anzi è più probabile che abbia problemi. Ho avuto la sensazione che questa estate, De Laurentiis sull’onda dello straordinario successo abbia pensato di poter essere presidente, direttore sportivo e allenatore. Mi sa che si è leggermente sopravvalutato”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA