Pincolini, significa anche che il Napoli è favorito?
«Possiamo dirlo forte e chiaro, giocare ipoteticamente 900 minuti in meno è un bel vantaggio da poter sfruttare. Ovviamente, può succedere di tutto e per fortuna lo sport è imprevedibile. Ma c’è un’altra parola importante da scandire ed è “minutaggio”».
Ci spieghi meglio.
«Tra giocare 60 minuti o farne 90 c’è una differenza enorme, anche per prevenire gli infortuni degli atleti. Mi aspetto che certi titolari finiranno per giocare stabilmente un’ora, non di più. Diventa davvero vitale la possibilità di dare minuti a tutti e le 5 sostituzioni sono un bel vantaggio per i tecnici. Per fortuna, tutte le squadre coinvolte hanno rose profonde e di livello per reggere, ma mai come in questo periodo storico serve un approccio olistico alla vita dei calciatori. Sonno, cibo, allenamento, recupero, partita: tutto si tiene insieme, tutto va collegato per resistere a uno stress così forte».
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