Inacio Pià, ex attaccante del Napoli e attualmente agente di calciatori, ha rilasciato una lunga intervista a "Napoli Magazine". Di seguito, dunque, quanto affermato.
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Pià: “Buongiorno mi ricorda Chiellini. Paragone con Kim? Vi dico la mia”
Pià: "Il Napoli può vincere lo Scudetto, ma dire che è l'anno buono mi sembra prematuro"
—"Il Napoli è primo in classifica, ma dire oggi che è l'anno buono per vincere lo scudetto mi sembra ancora un po' prematuro. Sono trascorse appena 12 giornate di campionato, è presto, però ci sono i presupposti per lottare fino al termine della stagione per il vertice, considerando anche che gli azzurri non sono impegnati in competizioni europee. Sarà un campionato aperto. Di sicuro un punto a favore del Napoli è quello di poter preparare le partite con maggiore serenità rispetto agli altri. Se Buongiorno è più forte di Kim? Sono calcisticamente innamorato di Kim, a Napoli ha disputato una stagione straordinaria nell'anno del terzo scudetto. Buongiorno è veramente bravo. Nel duello contro Lukaku, in Belgio-Italia, si è messo in mostra per l'ottimo tempismo negli interventi in anticipo. Non è facile. Buongiorno è forte, ma dal mio punto di vista Kim resta attualmente ancora un gradino più in alto. Buongiorno, per certi movimenti, ricorda un po' Chiellini, anche se nel complesso è più mobile. Se andrebbe cambiato qualcosa nel VAR? Con il VAR ultimamente si stanno verificando più problematiche che gioie. Bisognerebbe tornare al calcio di una volta, in cui l'arbitro si assumeva tutte le responsabilità delle decisioni prese, giuste o sbagliate che fossero. Nel caso di Inter-Napoli, su Anguissa a mio avviso non c'era nemmeno tanto bisogno di capire se ci fosse fallo o meno. Spesso si perde tanto tempo per capire l'entità del danno ed è uno spreco evitabile. Una volta l'arbitro fischiava il rigore, si batteva e si andava avanti, così come per i falli e le ammonizioni c'era molta più immediatezza. Sto vedendo che in certe partite, invece, si ferma troppo il gioco e sono più i danni causati che gli aspetti positivi. Lukaku? Si sapeva che avrebbe avuto un po' di difficoltà dal punto di vista fisico, ma entrerà in condizione. Tra dicembre e gennaio può diventare l'arma in più per il Napoli. Con la struttura che ha, necessita di tempo per stare bene e dare il massimo. Lo abbiamo visto anche nelle ultime partite, pur non essendo al top può sempre incidere nelle vittorie. McTominay? È un giocatore fantastico, mi piace tantissimo, è capace di ricoprire al meglio entrambe le fasi di gioco. Fisicamente è forte, vince molti duelli. Conte l'ha voluto fortemente. In certe partite, può garantire la giusta qualità per far alzare il livello del match. Gli esterni? Politano e Kvara sono giocatori di qualità, se ci sono anche Neres e Raspadori che possono far rifiatare i primi due significa che la rosa del Napoli è di assoluto valore. Conte non ha 11 giocatori, ma ne ha 22. Per un allenatore questo aspetto è fondamentale, perché può variare in base all'avversario di turno potendo contare su diverse soluzioni. Sono 4 giocatori forti. Politano e Kvaratskhelia sono i titolari ma Neres e Raspadori sono elementi di altissimo livello. Su Lobotka e Gilmour? Senza Lobotka, il Napoli perde i tempi giusti. Lo slovacco sa quando accelerare e quando rallentare, non perde mai la palla. Ha una qualità tecnica nello stretto veramente importante. È Lobotka che permette al Napoli di andare più o meno veloce in mezzo al campo. Gilmour deve essere bravo a farsi trovare pronto, è chiaro che un giocatore può migliorare solo giocando, ma è anche vero che con un Lobotka così è difficile trovare spazio. Conte comunque sa che può contare su entrambi. Che interventi farei nel mercato di gennaio? Non vedo la necessità di parlare di mercato in questo momento con il Napoli primo in classifica. Bisognerà capire come si arriverà a gennaio, la società allora avrà già le idee chiare sui reparti in cui bisognerà eventualmente intervenire in caso di necessità. Il Napoli comunque ha già, a mio avviso, una rosa competitiva sia negli undici titolari che nei ricambi. Dove può arrivare il Napoli con Conte? Conte è stato preso per far tornare il Napoli in Champions, ma anche per vincere lo scudetto. E' un allenatore vincente, con idee molto precise. Conte ha trasformato il Napoli in poco tempo, prima del suo arrivo era diventata una squadra senza anima. Il Napoli era ormai piatto, e lui ha ridato entusiasmo alla piazza, ha saputo restituire forza ed adrenalina ai calciatori. Con Conte in panchina tutto è possibile. In 2 anni può succedere di tutto, dall'obiettivo Champions da raggiungere fino alla vittoria dello scudetto. Napoli la considero sempre casa mia. Ho trascorso anni bellissimi all'ombra del Vesuvio, che mi hanno formato come calciatore e come uomo potendo contare sull'affetto unico dei tifosi che sono e resteranno per sempre nel mio cuore".
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