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Petagna: “Quando sono arrivato al Monza non ero in condizione! Su Galliani…”

Mattia Fele

Un estratto dell'intervista a Petagna

Andrea Petagna, ex Napoli e neo attaccante del Monza di Palladino, si è lasciato intervistare lungamente da La Gazzetta dello Sport. Focus del suo intervento il suo ruolo da attaccante perno nella sua nuova squadra, allenata benissimo da Palladino (per ora non è per nulla in discussione la salvezza, un po' come si sperava inzialmente per questo club ndr). L'ex azzurro, partito per concedere posto a Simeone, ha anche parlato di Berlusconi e Galliani.

Le parole di Petagna

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Di seguito alcune delle parti più significative: In carriera non ho mai dato peso più di tanto ai gol. Ho sempre pensato di aiutare prima la mia squadra a vincere e poi ai gol. Sono felice anche quando faccio un assist. Il gol, per noi attaccanti, aiuta ad avere fiducia e a cancellare gli errori fatti in quella gara. Quando in estate sono arrivato al Monza ero un po’ indietro a livello di condizione. Ho giocato subito, poi è arrivato Palladino e mi sono infortunato. Con il mister ci siamo confrontati e abbiamo impostato il recupero per arrivare in forma a gennaio. Ora mi sento al 100%. Sono molto esigente, so dove posso arrivare e voglio tornare a quel livello. Per questo in quelle settimane in cui ero fermo sono stato un filo nervoso con i miei cari. Il campionato è strano quindi l’obiettivo principale resta la permanenza in A”.

Su Galliani e Berlusconi

"È stata decisiva. Sapere che qui c’è un progetto di ampio respiro, con le professionalità che tutti conoscono è stato determinante. Sono due leggende. Galliani mi ha chiamato il giorno dopo il gol alla Samp, mi ha fatto i complimenti dicendomi che era felice per me e si è raccomandato perché io possa essere l’attaccante del Monza per i prossimi anni”.