Eraldo Pecci, ex calciatore, ha parlato ai microfoni del Secolo XIX soffermandosi sul calcio italiano e sulla crescita dei giovani:
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Pecci duro: “In Italia non abbiamo più i Totti e i Del Piero, c’è un motivo preciso”
"Si chiama giuoco del calcio, non scienza del calcio. E invece siamo circondati da scienziati, anche tra i maestri di calcio: se non abbiamo più un Totti o un Del Piero è perché ai bambini, troppe volte, viene insegnata la tattica e non la tecnica. Manca la cultura della formazione, non c’è cura per la crescita individuale: molti calciatori, quando smettono e iniziano una carriera nuova su panchine giovanili, pensano non ad accompagnare talenti ma a preparare sé stessi per quando alleneranno i grandi. E’ una mia opinione per carità, ma resto convinto che l’assenza di campioni non è solo un problema generazionale. Scamacca ha tutte la qualità per raggiungere un alto livello, ma non c’è tempo: se non svolta, si parlerà di flop. Anche Fagioli è molto dotato, vedi che se tocca palla la palla è contenta: bisogna vedere se avrà spazio. Però…Attorno non vedo appoggio: Rossi nell’82, senza Tardelli o Schiera non sarebbe esploso. Serve anche una chimica di squadra".
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