In Serie B ti abbiamo visto persino terzino.
"Quello meglio di no, ne abbiamo già tanti di bravi in squadra. L'inizio difficoltoso? Perché avevo 19 anni, era la prima volta che mi allontanavo da casa, non conoscevo nessuno, non parlavo italiano, ero un ragazzino. La gente spesso non si rende conto quanto possano essere difficili certe situazioni".
Ora tutto è cambiato.
"Anche grazie a mister Pecchia, che mi ha sempre dato fiducia anche quando ricevevo delle critiche. Mi ripeteva che lui credeva in me, che dovevo continuare a lavorare sodo. E poi mi ha aiutato anche la crescita di tutta la squadra. Il gruppo oggi è molto unito. lo, nel tempo libero, frequento soprattutto Bonny e Coulibaly, ma siamo tutti amici e questo penso si veda".
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