Gli errori di De Laurentiis sono spaventosi, uno dietro l’altro. Dopo aver perso il leader carismatico Spalletti pensava di poter affidare anche alla quinta scelta Garcia il Napoli per vincere ancora, poi di lasciarlo nelle mani dell’amico di famiglia Mazzarri, invece di puntare subito su un nuovo progetto a lungo termine (Tudor). Per poi chiamare il secondo di Sarri e Spalletti ed il già ct della Slovacchia per recuperare il bel gioco perduto. Anche il terzo tentativo è andato in frantumi.
Ora al Napoli tocca rifondare, dopo un fallimento annunciato pressoché da giugno. Con chi? Meluso e Micheli che hanno prodotto flop in estate e a gennaio, da Natan a Lindstrom, fino a Dendoncker e Traorè. Serve un management di esperienza che possa gestire nel migliore dei modi la cessione di Osimhen (altra stortura della stagione) ed un allenatore che possa ridare subito la competitività alla squadra. Altrimenti lo Scudetto sarà stata solo una meteora di passaggio dopo 33 anni di lunga attesa. Di quel progetto è rimasta solo la polvere sotto il tappeto. Spazzata da un unica persona: De Laurentiis che ora deve rimettersi a lavoro per ricostruire quel giocattolo perfetto da lui stesso creato, ma disintegrato in un tempo brevissimo, da guinness dei primati".
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