Sul suo approdo al Napoli: "Il Napoli mi ha voluto fortemente, i dirigenti mi chiamavano ogni settimana. Ci sono volute undici, dodici settimane per chiudere il trasferimento. Dire no sarebbe stato molto difficile e non mi sono mai pentito di aver scelto questo club così speciale. Dopo anni in prestito, cercavo un posto dove poter restare più a lungo. Sono davvero felice di essere qui. È diverso dall'Inghilterra: è impossibile descrivere come ci si sente a giocare per il Napoli, bisogna essere qui per capirlo. I tifosi vivono per il calcio, è come una religione. Ovviamente è stato molto utile giocare in Paesi e campionati diversi. Mi ha permesso di acquisire nozioni, migliorarmi costantemente. Ora non ho intenzione di fermarmi, sarebbe sbagliato. Io voglio sempre di più, è questo che mi anima. Su quello che ho ottenuto ci rifletterò a 40 anni, quando avrò chiuso con il calcio".
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