Conte reputa Di Lorenzo un incedibile, verrà ceduto?
“È possibile. Di Lorenzo è un giocatore importante e Antonio, giocatori così, li vuole. Il Napoli cederà Osimhen, già sostituto ottimante dal Napoli. Un calciatore come il capitano, di sicuro rendimento, Conte cercherà di trattenerlo. D’altronde, anche il calciatore sa che, con l’arrivo del tecnico, potrà avere qualche garanzia in più. Per il bene del giocatore, dell’allenatore e del Napoli, questa storia credo si concluderà al meglio”.
Il Napoli ha già sostituito Osimhen?
“Lui (Conte) ama molto Lukaku. È un giocatore molto forte e penso che, quando un attaccante si trova bene con un allenatore, fa carte false per tornarci. È accaduto anche a me, nella mia carriera. In un rapporto funzionale tra giocatore e allenatore, le caratteristiche del primo vengono sempre esaltate. Secondo me, il sostituto naturale di Osimhen sarà Lukaku. Il belga è un giocatore molto fisico e deve stare bene atleticamente. Nessuno meglio di Conte, però, può consentire di esaltare le sue qualità. Se messo nelle giuste condizioni, può fare tantissimi gol”.
Lucca, Retegui e Cheddira: sono questi i probabili vice Lukaku della prossima stagione?
“Sicuramente sì. Sapranno individuarlo in maniera importante, premesso che Lukaku sarà la prima scelta. È un giocatore che conosce bene, molto forte. Nello specifico, Lucca è un calciatore molto forte, all’Udinese non è stato messo nelle giuste condizioni per esprimersi ottimamente. Inoltre, è un giovane italiano”.
Alla Juventus arriverà Thiago Motta?
“Anch’io leggo quel che si scrive e credo che l’accordo sia stato preso già da diverso tempo. Il duo Giuntoli-Motta mi piace molto. Sono due professionisti molto seri, che in questi anni hanno dimostrato tanto e possono far bene nella piazza bianconera”.
Quella di Spalletti si prospetta un’impresa?
“Lo dimostra il fatto che l’Italia non ha partecipato a due Mondiali di seguito. Secondo me, la Federazione dovrebbe fare qualcosa in più per consentire ai nostri giovani di crescere in maniera importante. Spesso, vediamo i settori giovanili pieni di stranieri, come nel caso del Lecce, lo scorso anno. Il talento va lasciato libero, senza ingabbiarlo nelle situazioni tecnico-tattiche. Troppo spesso, invece, vediamo il contrario, con schemi tattici che potrebbero essere rivisti. Non esiste che un ragazzo di diciotto o diciannove anni faccia un campionato Primavera. La Lega Pro è una categoria molto più formativa”.
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