Osimhen ha detto sì al Gala.
"Certo. Per lui il Gala era un club importante, sarebbe stato un onore andarci a giocare. E' nata così, abbiamo fatto una videocall con l'allenatore, Okan Buruk. E lì ha spiegato il cambio di modulo che voleva fare: il Gala giocava col 4-2-3-1 ma dopo che ha saputo di Victor, ha pensato di fare subito il cambio modulo e di giocare con le due punte. Dopo questa call… Victor era convinto prima, dopo ancor di più. Sono iniziati i contatti ufficiali tra i club e la trattativa si è svolta rapidamente nella massima riservatezza. Trattandosi di un'occasione così importante, avevo timori di inserimenti o di un ripensamento magari di una delle parti. E' nata e finita in meno di 48 ore: sono sceso a Napoli a prendere Victor con la famiglia con l'aereo privato del Presidente che è arrivato a Napoli e siamo partiti. All'aeroporto c'era una grandissima folla, un entusiasmo incredibile da parte dei tifosi. I contratti sono stati complicati e in poco tempo ma è stata un'impresa: spostare un campione del genere in poche ore nel calcio non è mai facile, ha aiutato molto la sua disponibilità".
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