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interviste

Onofri: “Juan Jesus scelta azzeccata! La favorita per lo Scudetto è una. Sul Genoa…”

Alex Iozzi
Una lunga chiacchierata con un volto illustre del passato del Grifone alla vigilia della battaglia col Napoli

Claudio Onofri, ex allenatore, oltre che calciatore (di ruolo difensore), si è concesso (in esclusiva) per un'intervista ai taccuini di CalcioNapoli1926.it alla vigilia della sfida di campionato (in programma sabato 21 dicembre 2024, alle 18:00, e valevole per la 17ª giornata di Serie A) tra il Napoli di Antonio Conte e il Genoa (squadra di cui ha sia vestito la maglia con gli scarpini al piede, nel biennio 1996-1998, che ricoperto, per un breve periodo, il ruolo di guida tecnica nel 2002) di Patrick Vieira. Diverse le tematiche trattate: dal dualismo Neres-Kvaratskhelia alle ipotetiche sorti della lotta Scudetto, passando per le operazioni di mercato che la dirigenza partenopea sembra intenzionata ad effettuare durante la sessione invernale ormai alle porte.

"Frendrup può fare al caso di tutti gli allenatori. Scambio Raspadori-Pellegrini? Ecco come la penso", le parole di Onofri a CN1926

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Partiamo dagli ultimi impegni sostenuti sul campo dalla SSC Napoli; dal doppio KO con la Lazio alla convincente vittoria di Udine: qual è stata la mossa con cui mister Conte ha istantaneamente riportato, nel giro di una settimana, la serenità all’interno dell’ambiente azzurro?"Oltre che la serenità, che è un aspetto importante, sicuramente è avvenuto un qualcosa dal punto di vista dell'esposizione del gioco, a mio avviso, molto importante. Il Napoli è una squadra con un'organizzazione ben precisa, demandata a calciatori importanti, e quindi credo che Conte abbia grandi meriti in questo. Io ho visto quasi tutte le partite del Napoli e sinceramente, da spettatore neutrale, è una squadra che mi diverte guardare. Dunque, grande merito ad un allenatore che sta addirittura migliorando il tessuto importante che ha avuto durante la propria carriera".

Un David Neres impattante come pochi al Bluenergy Stadium e un Khvicha Kvaratskhelia (rientrante dall’infortunio) in cerca di riscatto: chi, secondo lei, partirà dal 1’ contro il Genoa?"Difficile stabilirlo da fuori. Sono gli allenamenti a dare l'esatta misura dello stato di forma di Kvaratskhelia dopo l'infortunio. Certo che avere Neres su quella fascia non cambia moltissimo: è sempre un calciatore che salta l'uomo, rapido e che può, quindi, creare grandi pericoli alle difese avversarie. Si torna al discorso della rosa del Napoli, valorizzata sicuramente da Conte, ma che già di per sé ne ha uno molto elevato per il campionato italiano".

Restando in tema Genoa-Napoli, i padroni di casa arrivano da due 0-0 consecutivi contro Torino e Milan: è il Grifone l’avversario peggiore, in questo momento, da fronteggiare per una formazione vista spesso in difficoltà in fase realizzativa come quella partenopea? "Da un punto di vista difensivo, sicuramente. Non parlo soltanto del reparto, ma di un modo di stare in campo che crea notevoli difficoltà alle squadre che incontra. Certo, bisogna riconoscere che l'esposizione della fase offensiva del Genoa è ancora in ritardo, per cui si deve cercare di migliorare questo per garantire una salvezza anticipata. Già ai tempi di Gilardino, i liguri hanno sempre avuto questo input, nei momenti in cui un compagno sbaglia qualcosa, di cercare di rimediare attraverso la volontà di aiutarsi a vicenda. È un avversario, in questo momento, non facile, ma se dovessi esprimere un pronostico, direi che è il Napoli è avanti. Tuttavia, dovrà disputare una partita perfetta per superare l'ostacolo rossoblù".


Lavora tanto spalle alla porta, ma segna quando viene lanciato dai compagni in campo aperto: è questa, secondo lei, la chiave di volta per far rendere al meglio Romelu Lukaku?"In questo senso, è un calciatore completo. Lo conosco da quand'era ragazzo e mi aveva fatto una grande impressione fin da subito: lo avevo anche segnalato al Genoa, come ad altre squadre. Al di là, del rendimento attuale, che non è consono al suo valore complessivo (nonostante abbia già fatto qualche gol) nel momento in cui migliora alcune fasi di gioco, è un attaccante che può mettere in difficoltà le difese avversarie in qualsiasi momento. Per tale motivo, la difesa schierata a 4 del Genoa dovrà stare molto attenta anche a Lukaku. Dico 'anche' perché, al di là dell'eventuale assenza di Kvaratskhelia, questo tridente rappresenta le prime posizioni che il Napoli occupa in classifica".

Assente illustre nella battaglia dello Stadio Luigi Ferraris sarà Alessandro Buongiorno (causa infortunio); come annunciato da Antonio Conte in conferenza, a sostituire il compagno di reparto sarà Juan Jesus: scelta giusta oppure sarebbe stato meglio dare fiducia a Rafa Marin?"Anche qui, credo bisogni capire le intenzioni dell'allenatore che osserva tutti i giorni i calciatori in allenamento e, quindi, si rifà a questo tipo di concetto, ma anche all'avversario che c'è da affrontare. Mi sembra una scelta anche azzeccata. La decisione di non cambiare modulo, nonostante l'assenza di un calciatore importante a livello difensivo come Buongiorno, dev'essere fatta schierando un elemento di cui ti fidi. Pertanto, al di là del rendimento nella singola partita, che è legato a mille fattori (gioco della tua squadra, quello della squadra avversaria...), penso che Juan Jesus possa rappresentare una sicurezza".

Oltre a Buongiorno, è in dubbio anche la presenza di Frank Zambo Anguissa (causa influenza) contro il Genoa. A proposito di centrocampisti, nei giorni scorsi si è parlato di un forte interesse da parte del Napoli verso Morten Frendrup, calciatore in forza proprio al Grifone: lei crede che, per caratteristiche, possa fare al caso di Antonio Conte? "Frendrup può fare al caso di tutti gli allenatori. È un calciatore ancora non completo, nel senso che deve sviluppare una trama qualitativa migliore rispetto a quella attuale, quindi cercare di segnare qualche gol in più, di fornire qualche assist ai compagni... Però, per tutto il resto, sommando quantità e qualità, è un calciatore molto, molto importante. È un ragazzo che dà sempre tutto se stesso a livello di concentrazione, di corsa, di aggressività e ripartenza: è sicuramente un elemento da osservare con attenzione per tante squadre di livello superiore al Genoa".

Mantenendo il focus su trattative di mercato venute fuori nelle ultime ore, le pongo una domanda secca; Giacomo Raspadori alla Roma, Lorenzo Pellegrini al Napoli: chi ci guadagnerebbe?"Difficile da dire. Occupano due ruoli completamente diversi e legati del tutto ad alcune situazioni di rosa che magari vai a compensare attraverso questi scambi. Raspadori mi piace moltissimo sin da quando l'ho visto giocare le prime volte, ma è chiaro che, se hai bisogno di un centrocampista che andrebbe a correggere una rosa già importante in questo senso, ci può stare come idea. Devo ammettere che ho difficoltà nel trovare una differenza di valore tra i due calciatori, anche se, ovviamente, Raspadori gioca un po' meno in questo momento; però, a mio avviso, ha delle potenzialità importanti e lo stesso dicasi per Pellegrini, che è un calciatore sostanziale, allo stato attuale delle cose, per la Roma".

Concludiamo con una domanda che ha come oggetto del discorso la corsa allo Scudetto 2024/25; l’Inter strapazza la Lazio con un netto 0-6 dinanzi al pubblico dello Stadio Olimpico: con rammarico di Atalanta e Napoli, tocca ammettere che la “banda Inzaghi” è ancora la squadra favorita per la vittoria del campionato?"Devo dire di sì. Oltre ad una rosa che è, probabilmente, la migliore del campionato, hanno un modo di stare in campo, di affrontare qualunque avversario di ottimo valore. Tuttavia, finalmente, abbiamo anche nel nostro campionato allenatori e composizioni di rose che danno soddisfazione all'occhio del tifoso, non solamente in ottica risultato, dunque ci può stare questa situazione di incertezza guardando la classifica".

A cura di Alex Iozzi

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