Un David Neres impattante come pochi al Bluenergy Stadium e un Khvicha Kvaratskhelia (rientrante dall’infortunio) in cerca di riscatto: chi, secondo lei, partirà dal 1’ contro il Genoa?"Difficile stabilirlo da fuori. Sono gli allenamenti a dare l'esatta misura dello stato di forma di Kvaratskhelia dopo l'infortunio. Certo che avere Neres su quella fascia non cambia moltissimo: è sempre un calciatore che salta l'uomo, rapido e che può, quindi, creare grandi pericoli alle difese avversarie. Si torna al discorso della rosa del Napoli, valorizzata sicuramente da Conte, ma che già di per sé ne ha uno molto elevato per il campionato italiano".
Restando in tema Genoa-Napoli, i padroni di casa arrivano da due 0-0 consecutivi contro Torino e Milan: è il Grifone l’avversario peggiore, in questo momento, da fronteggiare per una formazione vista spesso in difficoltà in fase realizzativa come quella partenopea? "Da un punto di vista difensivo, sicuramente. Non parlo soltanto del reparto, ma di un modo di stare in campo che crea notevoli difficoltà alle squadre che incontra. Certo, bisogna riconoscere che l'esposizione della fase offensiva del Genoa è ancora in ritardo, per cui si deve cercare di migliorare questo per garantire una salvezza anticipata. Già ai tempi di Gilardino, i liguri hanno sempre avuto questo input, nei momenti in cui un compagno sbaglia qualcosa, di cercare di rimediare attraverso la volontà di aiutarsi a vicenda. È un avversario, in questo momento, non facile, ma se dovessi esprimere un pronostico, direi che è il Napoli è avanti. Tuttavia, dovrà disputare una partita perfetta per superare l'ostacolo rossoblù".
Lavora tanto spalle alla porta, ma segna quando viene lanciato dai compagni in campo aperto: è questa, secondo lei, la chiave di volta per far rendere al meglio Romelu Lukaku?"In questo senso, è un calciatore completo. Lo conosco da quand'era ragazzo e mi aveva fatto una grande impressione fin da subito: lo avevo anche segnalato al Genoa, come ad altre squadre. Al di là, del rendimento attuale, che non è consono al suo valore complessivo (nonostante abbia già fatto qualche gol) nel momento in cui migliora alcune fasi di gioco, è un attaccante che può mettere in difficoltà le difese avversarie in qualsiasi momento. Per tale motivo, la difesa schierata a 4 del Genoa dovrà stare molto attenta anche a Lukaku. Dico 'anche' perché, al di là dell'eventuale assenza di Kvaratskhelia, questo tridente rappresenta le prime posizioni che il Napoli occupa in classifica".
Assente illustre nella battaglia dello Stadio Luigi Ferraris sarà Alessandro Buongiorno (causa infortunio); come annunciato da Antonio Conte in conferenza, a sostituire il compagno di reparto sarà Juan Jesus: scelta giusta oppure sarebbe stato meglio dare fiducia a Rafa Marin?"Anche qui, credo bisogni capire le intenzioni dell'allenatore che osserva tutti i giorni i calciatori in allenamento e, quindi, si rifà a questo tipo di concetto, ma anche all'avversario che c'è da affrontare. Mi sembra una scelta anche azzeccata. La decisione di non cambiare modulo, nonostante l'assenza di un calciatore importante a livello difensivo come Buongiorno, dev'essere fatta schierando un elemento di cui ti fidi. Pertanto, al di là del rendimento nella singola partita, che è legato a mille fattori (gioco della tua squadra, quello della squadra avversaria...), penso che Juan Jesus possa rappresentare una sicurezza".
Oltre a Buongiorno, è in dubbio anche la presenza di Frank Zambo Anguissa (causa influenza) contro il Genoa. A proposito di centrocampisti, nei giorni scorsi si è parlato di un forte interesse da parte del Napoli verso Morten Frendrup, calciatore in forza proprio al Grifone: lei crede che, per caratteristiche, possa fare al caso di Antonio Conte? "Frendrup può fare al caso di tutti gli allenatori. È un calciatore ancora non completo, nel senso che deve sviluppare una trama qualitativa migliore rispetto a quella attuale, quindi cercare di segnare qualche gol in più, di fornire qualche assist ai compagni... Però, per tutto il resto, sommando quantità e qualità, è un calciatore molto, molto importante. È un ragazzo che dà sempre tutto se stesso a livello di concentrazione, di corsa, di aggressività e ripartenza: è sicuramente un elemento da osservare con attenzione per tante squadre di livello superiore al Genoa".
Mantenendo il focus su trattative di mercato venute fuori nelle ultime ore, le pongo una domanda secca; Giacomo Raspadori alla Roma, Lorenzo Pellegrini al Napoli: chi ci guadagnerebbe?"Difficile da dire. Occupano due ruoli completamente diversi e legati del tutto ad alcune situazioni di rosa che magari vai a compensare attraverso questi scambi. Raspadori mi piace moltissimo sin da quando l'ho visto giocare le prime volte, ma è chiaro che, se hai bisogno di un centrocampista che andrebbe a correggere una rosa già importante in questo senso, ci può stare come idea. Devo ammettere che ho difficoltà nel trovare una differenza di valore tra i due calciatori, anche se, ovviamente, Raspadori gioca un po' meno in questo momento; però, a mio avviso, ha delle potenzialità importanti e lo stesso dicasi per Pellegrini, che è un calciatore sostanziale, allo stato attuale delle cose, per la Roma".
Concludiamo con una domanda che ha come oggetto del discorso la corsa allo Scudetto 2024/25; l’Inter strapazza la Lazio con un netto 0-6 dinanzi al pubblico dello Stadio Olimpico: con rammarico di Atalanta e Napoli, tocca ammettere che la “banda Inzaghi” è ancora la squadra favorita per la vittoria del campionato?"Devo dire di sì. Oltre ad una rosa che è, probabilmente, la migliore del campionato, hanno un modo di stare in campo, di affrontare qualunque avversario di ottimo valore. Tuttavia, finalmente, abbiamo anche nel nostro campionato allenatori e composizioni di rose che danno soddisfazione all'occhio del tifoso, non solamente in ottica risultato, dunque ci può stare questa situazione di incertezza guardando la classifica".
A cura di Alex Iozzi
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