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Nino D’Angelo: “Il Napoli torni a vincere, ho una richiesta per Garcia. Su Osi…”

Nino D'Angelo
Lunga intervista dell'autore dell'inno del Napoli ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: le tematiche dibattute
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Quest'oggi Nino D'Angelo ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Autore dell'inno storico del club, il cantante napoletano ha analizzato le difficoltà riscontate dal Napoli in questo avvio di stagione, effettuando anche una richiesta a mister Garcia.

Le dichiarazioni di Nino D'Angelo

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Di seguito le dichiarazioni del noto tifoso azzurro: "Rudi ti prego, ridai il sorriso a questi ragazzi. Il Napoli è diventato triste e non si diverte più in campo. Perché proprio non riesco a dire che questo Napoli delle prime partite mi piaccia. Da tifoso voglio capire che cosa è successo, perché una squadra che giocava benissimo oggi fatica. Sono tifoso, ma non mi piacciono i colpi di testa. Il francese non sarà partito bene, però non mi piacciono quelli che dicono debba essere cacciato. Del resto mi fido della società e dell’intelligenza di Aurelio De Laurentiis e sono convinto che presto questa squadra tornerà a macinare gioco e vittorie".


Sulle sostituzioni di Osimhen e Kvara con il Bologna: "Io non li toglierei mai dal campo. Per me sono l’immagine del Napoli vincente, nel mondo e non solo in Italia. E poi com’è possibile da un anno all’altro tanta differenza di rendimento? Vedo facce tristi, nervosismi. Questi sono grandi protagonisti. E vi dico che, anche per quanto mi riguarda, se io salgo sul palco e non ho la carica giusta il concerto non viene bene e il pubblico se ne accorge pure".

Sul momento vissuto dalla squadra: "Io da tifoso voglio sempre vincere. E credo anche i giocatori, ce lo hanno dimostrato con la favolosa cavalcata scudetto. Non voglio discutere l’operato del tecnico, ma se togli i tuoi migliori attaccanti e stai solo pareggiando, comunque il messaggio che arriva alla squadra è che può anche bastare il pari. E con i pareggi non si va in Champions. Spalletti è stato straordinario, ma come si dice a Napoli “a piangere il morto sono lacrime perse”. Non voglio essere nostalgico, voltiamo pagina. Invito Garcia a ripartire subito, facendo esperienza da questo avvio difficoltoso e da tifoso penso sempre che possiamo vincere già contro l’Udinese e riaprire un filotto di successi per rilanciarci. Lo scudetto vogliamo difenderlo fino in fondo. Mi piace sempre pensare positivo. Il Napoli è tornato ad essere normale, e lo vedo soprattutto identificato in Lobotka. Era diventato un top player ora sembra un mediano come tanti. E faccio fatica a capire. Al tempo stesso sono un entusiasta e vi faccio notare che già c’è il tutto esaurito per la gara con il Real. Noi siamo così, ci esaltiamo nelle grandi sfide. Batteremo il Real e torneremo a sorridere".

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