I movimenti più importanti su cui lavoriamo in fase offensiva? Le giocate che facciamo in allenamento e che memorizziamo ogni settimana con il mister. Le prepariamo ogni giorno e le conosciamo bene quindi cerchiamo di metterle in atto in partita. Il movimento tra di noi è una cosa molto importante: ci alleniamo molto su questo. Per il mister l'uno contro uno è molto importante ed anche nel mio gioco, è tra le mie qualità. Non mi alleno tanto sull'1 contro 1 è più una cosa istintiva, ma il mister me lo chiede negli allenamenti. Troppi falli subiti? Le decisioni degli arbitri non mi interessano, io faccio la mia partita e se fanno interventi sbagliati lo vediamo dopo. Gol scorpione in Olanda? Questo gol è una cosa istintiva. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se lo facessi al Maradona. Sono reti in cui non devi pensare troppo, devi agire solamente guardando il pallone. Lo riguardo spesso. La squadra che mi ha impressionato di più finora è stato il Parma, perché non me l'aspettavo. Abbiamo vinto, ma è stata dura. Mi ha impressionato, perché hanno giocato veramente bene, è una bella squadra. Chi è più forte tra me e papà? Era un giocatore molto diverso da me. Io sono più tecnico, lui si basava più sulla forza e sulla velocità. Cosa mi ha insegnato? Il gol, il concentrarsi sulla porta. Lui dirà che io sono più forte, io dirò che è più forte lui. L'unica cosa importante è averlo al mio fianco, mi ha sempre aiutato. Di Napoli mi ha impressionato l'amore per il calcio. Lo senti sempre, ma quando lo vivi da vicino è ancora più straordinario. La passione di tutte queste persone è incredibile, non lo vedi in altre città. Sono andato al Murales di Maradona, ho girato un po' la città: è una città che vive e questo mi piace tanto. Mi piace anche andare in giro ed essere vicino ai tifosi. Quando sono in famiglia o con gli amici, passeggio per la città».
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