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Neres, l’ex vice allo Shakhtar: “È un introverso, non darebbe la svolta al Napoli”

neres napoli
L'ex vice al club ucraino ha parlato a KKN, soffermandosi sul prossimo nuovo acquisto azzurro
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Carlo Nicolini, ex assistente tecnico dello Shakthar Donetsk con David Neres in squadra ed ex collaboratore di De Zerbi, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Son stati sbagliati i tempi o si è stati esosi e non s’è valutata bene la situazione Osimhen. Se due anni fa si poteva pensare di ottenere una cifra, dopo la stagione dell’anno scorso il prezzo è calato. Tu Napoli puoi continuare a valutarlo 130, ma gli altri conoscono la situazione che c’è a Napoli ed approfittano per tirare il prezzo a loro favore. I grandi dirigenti e le grandi società riescono a capire i tempi e quando arrivano certe offerte bisogna prenderle al volo per andare avanti. Due anni fa il Napoli perse giocatori importantissimi, sembrava fosse arrivata la fine e invece vinse lo scudetto. Era quello il momento di lasciare andare Osimhen, nel post scudetto.


Neres? Lo avevamo con noi allo Shakthar perché è un giocatore forte, è un attaccante di qualità. Poi sappiamo cosa accadde politicamente e quindi non ha mai giocato con me e De Zerbi. Lo prendemmo per farlo giocare largo a sinistra o anche a destra. Avevamo tanti esterni, ma con la proposta di calcio di De Zerbi volevamo altri profili di livello internazionale. Caratterialmente è un introverso, è molto chiuso, sembra che sia molto distaccato, ma in realtà non lo è. E’ sempre sul pezzo, è un grande professionista, è uno che salta l’uomo, forse segna meno di Kvaratskhelia, però è quella la zona di campo dove preferisce giocare. A Napoli devono essere bravi a non dargli troppe responsabilità, è un giocatore importante. Però non è quello che risolve i problemi del Napoli ora, quelli li risolverebbe solo il centravanti.

Gilmour? E’ un giocatore importante, ha ottime qualità, però lo vedo deficitario dal punto di vista tattico. Il calcio italiano richiede una disciplina tattica importante, avrei dei dubbi sul fatto che possa essere il giocatore perfetto per il Napoli. Non è, insomma, quello che ti fa fare la svolta”.