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interviste

Nazionale, l’ex preparatore: “Apprezzo Sinatti, ecco il suo metodo di lavoro”

Giovanni Montuori
Le parole del preparatore atletico Alessandro Ciullini

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Ciullini, ex preparatore atletico della Nazionale italiana Under 20, Under 19 e Under 18 e attualmente al Vicenza, che ha parlato di Sinatti e Spalletti.

Ciullini su Sinatti e Spalletti

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“Sono un preparatore atletico per cui curo la performance dei giocatori, l’aspetto tattico lo lascio all’allenatore e Spalletti conosce benissimo i giocatori perchè ha la fortuna di scegliere i giocatori e lo fa in base al modulo che intende adottare. Alla carriera di Spalletti mancava solo la Nazionale, ha carattere, esperienza e conosce i momenti di difficoltà. Sinatti lo apprezzo, so come lavora e sono contento sia tornato in una piazza che già conosce. Adesso il Napoli sta ottenendo anche i risultati ed è chiaro che noi preparatori atletici non possiamo prenderci tutti i meriti, ma una parte va anche a noi. Mi sono accorto che ognuno di noi ha un metodo di lavoro, la cosa che ci differenzia è la capacità di applicare il metodo giusto ai giocatori a disposizione. E’ per questo che è difficile dare una colpa al preparatore atletico quando i risultati non arrivano, la colpa, se così vogliamo chiamarla, è non riuscire a capire che giocatore hai davanti. Cercare di capire che metodo adottare in base alla squadra che hai davanti è la grande capacità di un preparatore. Stabilire un rapporto con i giocatori ed essere elastici senza cedere troppo credo sia la strada giusta per avere la migliore performance possibile. Il rapporto con la squadra quindi è fondamentale.

Non conosco il preparatore che lavorava con Garcia però Sinatti è sicuramente un uomo che il gruppo conosce. I giocatori se ti apprezzano e ti accettano poi ti seguono, questa è una certezza. L'Italia è una Nazionale difficile da affrontare e sono convinto che le avversarie sarebbero state felici di non incontrarci. Siamo sempre pronti quando c’è una gara che conta, siamo pericolosi. Conosco bene l’Albania perchè ci ho lavorato, è un gruppo in crescita, non al livello dell’Italia, ma per l’entusiasmo che avrà sicuramente si presta a fare un Europeo al massimo delle possibilità. La Francia credo sia la più completa: ha qualità, struttura fisica, esperienza e un ampio parco giocatori. Quando si leggono le riserve delle Nazionali si capisce il valore della squadra. La Germania resta pericolosa, l’Inghilterra è cresciuta tanto ma non vince mai, ma la Francia credo sia la candidata numero 1”.



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