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interviste

Gasparin sicuro: “A vincere lo scudetto sarà un Napoli che non ha seguito la piazza!”

Raffaele Troiano

Il dirigente sportivo, intervenuto ai microfoni di Radio CRC, si è espresso sulla volata per il tricolore della squadra partenopea

Sergio Gasparin, direttore sportivo, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, dove si è espresso sul Napoli di Luciano Spalletti, da mesi ormai, in volata scudetto. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.

Gasparin: "Scudetto? Vincerà un Napoli che non ha seguito la piazza"

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Di seguito le dichiarazioni di Sergio Gasparin ai microfoni di Radio CRC: "Il Napoli vincerà meritatamente il titolo. 71 punti è un risultato straordinario ed il merito è di tutti, con la guida straordinaria di Giuntoli e Spalletti. Questo risultato non è mai stato messo in bilico dall’inizio della stagione e la squadra ha dimostrato di meritarlo questo primato. Il Napoli, sul piano della sana programmazione, non ha seguito la piazza. È indiscutibile che i tifosi ragionano in termini di notorietà del giocatore prima di indossare la maglia, qui invece si è cercata la qualità. Resistere agli umori della piazza è una componente importante, sono arrivati nomi non altisonanti rispetto alla caratura precedente. Ma il giudice unico è il campo che ha detto che il lavoro è stato straordinario. Sostengo da una vita sportiva che il valore delle idee è più importante del potere dei soldi. Ancora una volta le idee hanno avuto prevalenza sui soldi. Al di là della forza economica, del potere del denaro, sono gli uomini che fanno la differenza e questa cosa mi apre il cuore perché ho sempre creduto in questo".

Sulle parole di Mancini: "I club non fanno giocare gli italiani? L’Udinese è un esempio virtuoso di gestione di un club dal punto di vista tecnico, dei risultati e economico-finanziario. Ha regalato soddisfazioni ai propri tifosi e dato modo alla società di investire in infrastrutture. Le affermazioni di Mancini hanno un fondo di verità e l’età media dei giocatori che vengono lanciati nei campionati esteri è diversa rispetto a quella dei giocatori che vengono lanciati nel nostro campionato. Dei giovani si stanno mettendo in luce in modo particolare. L’esperimento della Juventus con la seconda squadra sta dando i suoi frutti, perché giocatori come Fagioli e Miretti sono arrivati già formati agonisticamente pronti in Serie A".