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interviste
(Getty Images)
Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove si è espresso sulla conquista dello scudetto del Napoli di Luciano Spalletti. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione:
Di seguito le dichiarazioni di Ottavio Bianchi ai microfoni di Sky Sport: "L’entusiasmo della gente è cambiato nel tempo. Organigramma, sostituzioni, alimentazione è cambiato tutto ma il Napoli vive la sua squadra come fatto sociale. Il Napoli, come sport, è un qualcosa di culturale. Mi fa piacere che il Napoli, che non è partito con grandi investimenti, ha mantenuto una certa identità di bilancio pur giocando e vincendo in maniera entusiasmante. La continuità di rendimento è la cosa più bella della stagione. Nessuno poteva immaginare che Kvara potesse avere un impatto del genere. I più grandi, all’inizio, come Platini, hanno fatto difficoltà ad inserirsi".
Sul suo scudetto: "Alla fine della partita me ne andai in albergo e, dopo aver chiamato a casa per dire che avevamo vinto, venne a prendermi il presidente con la moglie e mi portarono a fare un giro per la città e li ringrazio: un momento fantastico, il Napoli non aveva mai vinto prima. Il calcio è la vita in cui viviamo, dice un filosofo e a Napoli è esaltante".
Su Maradona e sul lavoro di Spalletti: "Adesso sono diventato al 90% napoletano. Maradona? Parlare di Diego non mi piace, l’ho vissuto a mille. La definizione più bella di Diego è del suo preparatore e amico Signorini: "Con Diego avrei fatto il giro del Mondo, con Maradona neanche il giro dell’isolato". I napoletani si divertano con gioia e ironia, con classe, come hanno sempre fatto. Spalletti? Bravissimo, lavorare a Napoli non è facile".
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