Le parole dell'ex vice degli azzurri sulla corsa scudetto
A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore dell’Hatta Club ed ex vice Napoli, esprimendo la sua opinione sulla corsa scudetto degli azzurri. Di seguito, un estratto dell'intervista.
"Lo scudetto è possibile, il Napoli saprà gestire la pressione!"
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"Il Napoli stia dimostrando di poter essere molto versatile, questa è sicuramente un’arma in più in questa parte finale e decisiva del campionato. Avere due assetti tattici a disposizione è sicuramente un vantaggio. Gli uomini di Conte sapranno reggere la pressione? Credo di sì. La rosa è composta da giocatori di grande esperienza e ha un modo di interpretare le partite che può rappresentare un’ancora di salvezza nei momenti di difficoltà. Se un giocatore è in forma e sa cosa fare e quando farlo, il sistema di gioco, l’organizzazione e la coesione di squadra possono aiutarlo a gestire meglio la pressione. E a Napoli, in questo momento, la pressione è certamente elevata, perché c’è l’obiettivo di raggiungere un altro risultato straordinario."
Lukaku sta un po’ deludendo dal punto di vista realizzativo?
“È una questione di maturazione, che lo porta a giocare più per la squadra, non direi che stia deludendo. Avere Lukaku in squadra, e Antonio lo sa benissimo, significa comunque tenere impegnata la difesa avversaria. Anche solo affrontarlo fisicamente coinvolge uno, due, a volte persino tre giocatori avversari. Questo lascia più spazio agli inserimenti dei centrocampisti, che a Napoli stanno facendo molto bene. Uno su tutti, McTominay: per me è stata una sorpresa. Non lo conoscevo bene, ma è un giocatore ‘all-around’, come si dice nel basket, che copre tutto il campo e sta facendo veramente bene. Mi piacciono i giocatori che si inseriscono, contrastano e si propongono immediatamente. È un ottimo elemento.Quando si ottengono risultati eccellenti, c’è sempre qualcuno che offre un contributo inaspettato. Probabilmente lui sta rivestendo il ruolo che ebbe Kvaratskhelia al primo anno, quando pochi lo conoscevano e fece una stagione straordinaria. McTominay sta facendo qualcosa di altrettanto eccezionale, ovviamente con qualità diverse dal punto di vista tecnico e fisico. Ma nel nostro campionato è sicuramente una sorpresa importante."
La partenza di Kvaratskhelia quanto ha pesato per la squadra?
"Secondo me poco o nulla, perché probabilmente non era più il suo tempo né il suo spazio. Mentalmente era già distante. Se la società e il tecnico sono arrivati a questa scelta, soprattutto dopo l’esperienza con Osimhen, significa che hanno valutato bene la situazione. Dal punto di vista tecnico, certo, si è perso un giocatore importante, ma il suo contributo quest’anno era stato limitato. Dopo la vittoria dello scudetto, non era più lo stesso. Finché Neres è stato al meglio, il Napoli non ha avvertito la necessità di non poter fare a meno del georgiano.”