Sul messaggio lanciato da Giuntoli:“Noi siamo la Juve e siamo obbligati a vincere sempre per lo Scudetto, questo ha lasciato da parte Giuntoli. Lo fa per vendere sé stesso e valorizzare il suo lavoro, ritiene di aver azzerato sia patrimonialmente tagliando contratti pesanti, sia facendo un mercato brillante la distanza con la vetta. L’Inter va bene, il Napoli ha acquisito lo status per la lotta Scudetto, ma la Juventus ce l’ha per storia, così come il Milan. Se la Juve non dovesse combattere per lo Scudetto sarebbe una delusione”.
Sui margini di miglioramento della Juve:“La Juve di adesso per me è già un miracolo rispetto allo schifo degli ultimi tre anni, anche negli 0-0 si vedono delle cose diverse. Ci sono tanti giocatori arrivati tardi durante la preparazione, Douglas Luiz si vede ancora poco, sull’esterno gioca Mbangula. Rispetto all’orrore degli ultimi tre anni si vedono verticalizzazioni, c’è un abisso a livello di gioco rispetto a tre anni fa. Motta deve fare di più, ma se si fa il confronto con il primo anno del ritorno di Allegri c’è già un netto miglioramento. Sono andati via giocatori che erano importanti nella vecchia Juve come Szczesny, Alex Sandro, Rabiot, Pogba e Kean, Danilo era un intoccabile e non gioca. Sono cambiate tante cose, credo sia solo una questione di tempo. Thiago Motta non ha mai detto di essere un profeta del calcio, è un buon allenatore che fa giocare bene la sua squadra. Thiago Motta è arrivato per dare qualcosa di nuovo e dimenticare una brutta immagine. Io credo che ci sia un movimento di pensiero giornalistico che fa il tifo contro Thiago Motta”.
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