Perché il Napoli non prova a giocare come la Juve e l’Inter di Conte?
“Non conosco perfettamente la realtà della squadra, ma credo che sia un limite del parco giocatori. Come hai detto tu il manico é sempre quello, la conduzione era sempre quella, se non riesce ad esprimersi nello stesso modo, vuol dire che si renda conto che il materiale umano non gli consenta di ripetere quell’esperienza. Poi io credo che la sconfitta di domenica é stato non un incidente di percorso, ma affrontare l’Atalanta é sempre molto difficile. Quindi fatta salvo questa sconfitta, anche perché non gioca le coppe, farà un campionato di vertice”
L’Inter nella sfida di domenica potrà essere condizionata dalla partita di coppa, anche perché una vittoria di questa sera potrebbe dare una carica diversa?
“Non è sempre automatico, perché tante volte invece perdi perché eri gasato dalla vittoria in coppa. Tolti questi condizionamenti psicologici vedo favorita l’Inter, fatta la somma algebrica delle individualità”
Lei vede favorita l’Inter solo per la gara di domenica o in generale per il campionato?
“Io parlo per la gara di domenica, in prospettiva di campionato c’è da mettere in cantiere tutto il lavoro di Conte che è all’inizio ed è suscettibile di risultati migliori col passare dei tempi. Quindi con il passare dei mesi il Napoli starà a fianco dell’Inter, in questo frangente vedo ancora avanti l’Inter, ma non che il Napoli non possa non vincere il campionato. Io ho molta fiducia in Conte, che é un allenatore molto concreto”
Un commento sulla stagione di Rovella?
“Io lo vedo bene. Tra l’altro lo avevo visto in forse per motivi fisici, ma ha giocato molto bene. É cresciuto in una squadra locale, che oggi milita in Serie C. É un ragazzo che ci mette impegno, una dedizione assoluta. Mi piace davvero tanto. É l’equilibratore, insieme a Guendouzi, di una squadra offensiva”
Sulla questione Kvara e rinnovo, dal momento che al momento prende uno stipendio di 1 milione di euro?
“Non sapevo che avesse un ingaggio così basso. Questa è una forzatura del presidente. Mi sembra molto poco, ma lo sappiamo De Laurentiis ha un po’ il braccino corto. Quindi può incidere, ma anche gli avversari lo hanno imparato a riconoscere. Poi in Italia siamo bravi a difendere, quindi non è facile. Non gli lasciano spazio, lo marcano in 2/3 ma è di un livello assoluto in ogni caso”
© RIPRODUZIONE RISERVATA