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Incocciati sicuro: “Il Napoli di Conte vincerà lo scudetto! Su Kvaratskhelia…”

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Le parole dell'ex calciatore
Raffaele Troiano

Giuseppe Incocciati, opinionista Mediaset, è intervenuto ai microfoni di 1 Football Club, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. L'ex calciatore ha parlato del Napoli di Antonio Conte e della lotta per lo scudetto, ma non solo. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Incocciati: "Il Napoli vincerà lo scudetto. Kvara? Ha ritrovato la grinta"

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Di seguito le dichiarazioni di Giuseppe Incocciati ai microfoni di 1 Station Radio: "Italia di Spalletti? Il Belgio ha una signora squadra. La partita di ieri ha dato delle idee che fanno pensare ad un percorso in crescita, positivo. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro, al di là dell’Europeo. Solo il campo, poi, potrà dire se l’Italia avrà recuperato il tempo perso. Io, personalmente, sono molto fiducioso".


Su Retegui: "Futuro della Nazionale? Sicuramente è un ottimo finalizzatore. Sulle linee d’attacco ci devono essere, però, più giocatori importanti, in qualsiasi squadra, non solo in Nazionale. Quindi speriamo ci siano altri giocatori, oltre Retegui, anche se non ne vedo. Questa era una cosa che negli anni ci aveva caratterizzato, ma ora non è più così. Non vedo nuove leve, giocatori giovani, che possano essere importanti e rivelarsi decisivi per il futuro dell’Italia. Raspadori prima punta? Secondo me deve crescere, soprattutto sotto l’aspetto della gestione emozionale. A Napoli sta soffrendo una pressione importante, data dalla città, dallo stadio. Non è come giocare al Sassuolo, certamente. É troppo coinvolto emotivamente e a causa di ciò non riesce ad esprimersi al meglio. Sembra che aspetti sempre un giudizio altrui, che si guardi sempre intorno, e questi sono sintomi di una mancanza di tranquillità e serenità, cose che poi si riflettono nel rendimento in campo. Si deve rasserenare. Poi quando si dice non può giocare qui o lì, per me hn attaccante non può essere identificato come centravanti o altro, deve giocare in tutto l’attacco. In attacco serve fantasia, estro. Maradona sapeva giocare a destra, a sinistra, ovunque. Careca anche. Non bisogna mettere binari ai giocatori".

Sul calcio italiano: "Il nostro calcio si è ridotto in briciole, sia per quello che si vede, sia per la Nazionale. Sono state trascurate cose essenziali, ed oggi le squadre, a causa della mancanza di spettacolo, hanno vari problemi con i diritti televisivi. Chi ha cambiato il calcio ha fallito. La maggior parte dei giocatori in Italia sono stranieri, le nostre squadre fanno fatica in Europa, abbiamo saltato gli ultimi due Mondiali, all’Europeo ci hanno bistrattato tutti".

Su Kvaratskhelia e il Napoli: "Avere un procuratore bravo significa assicurarsi somme con grandi benefici. Forse, se avesse un procuratore migliore guadagnerebbe di più. Su questo sicuramente si è migliorato molto rispetto ad una volta, quando si faceva molta fatica ad arrivare ad un certo stipendio. Bisogna uniformare gli elementi che fanno la differenza alla squadra. Capello quando arrivò al Milan guadagnava tantissimo, più di Riviera. Allora, la società del Milan, che gestiva il club come una famiglia, senza chiedere nulla a Gianni Riviera, gli aumentò lo stipendio. Kvara ha ritrovato grinta, freschezza, spensieratezza. Facendo gli scongiuri, il Napoli secondo me vincerà lo scudetto".