Dopo 59 anni, il Bologna si qualifica in Champions, con Thiago Motta che è l’allenatore del momento. “E’ un allenatore pacato, non fa dichiarazioni clamorose. Non l’ho mai sentito dire cose alla Gasperini o Mourinho. Non allena fenomeni, ma giocatori di qualità medio alte che, però, riescono a fare tutto, lo ascoltano. Si parla molto di Zirkzee, che è un ottimo centravanti ma non è un fenomeno. È atipico, aiuta la squadra, palleggia bene e crea gli spazi in cui i compagni hanno il coraggio di inserirsi. Il Bologna fa un gioco semplice. Vedo tante squadre che girano palla senza mai andare dentro. La porta è lì, bisogna andare dentro! I rossoblù fanno quel che devono, senza fare chiasso. Bologna è una città tranquilla, non c’è quella pressione che c’è a Napoli”.
Qualificarsi in Conference sarebbe un vantaggio o un ostacolo per gli azzurri?“Partecipare a qualcosa è bello, giocare per vincere qualcosa è il massimo per un giocatore. Hai sempre la possibilità di cancellare i dissapori e gli umori di qualche giorno prima. Un calciatore vuol sempre cercare di rimediare ad una sconfitta. Il Napoli, ormai, deve ricominciare da capo. È un peccato perché, nel giro di un anno, ha buttato via tutto quello che era stato costruito”.
Per costruire serve un allenatore come Antonio Conte?“Non lo so. Sicuramente Conte ha delle grandissime qualità. Ha un caratterino particolare. Con De Laurentiis, quei caratterini si scontrano, non vanno molto d’accordo. De Laurentiis vorrebbe andare negli spogliatoi a fare la tattica della partita, decidere la formazione. Ci vorrebbe un allenatore che riesce a fare le cose a metà, decidendo da sé ed ascoltano il presidente. Ho l’impressione che Conte sia molto istintivo, e il rischio è che le cose non possano andare avanti”.
Scamacca potrebbe essere un profilo adatto al Napoli?“E’ un ottimo giocatore, ma non è Osimhen. Devi anche capire chi sarà l’allenatore, che tipo di gioco vorrà fare. Lo scorso anno, il nigeriano faceva reparto da solo, con le sue gambe da airone volava”.
Qualcuno ha criticato il fatto che De Laurentiis non ha mai coinvolto i protagonisti del Napoli del passato. Cosa ne pensa?“De Laurentiis vuole essere il primo attore, non per niente fa anche dei film. Vuole essere l’uomo più rappresentativo. Già gli scoccia avere a che fare con degli allenatori, che distolgono l’attenzione dalla sua immagine, figuriamoci con i calciatori che hanno fatto la storia del club”.
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