Su Cerri: “Tutti sono a posto, tranne un giocatore magari, 99% della squadra è a disposizione. L’unico ancora out è Cerri. Tutti gli altri hanno recuperato bene”.
Sul modulo: “Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, ci stiamo trovando bene così. Le caratteristiche dei giocatori poi determinano il tipo di partita che si vuole fare. Il modulo l’abbiamo trovato e siamo contenti così al momento”.
Sulla sua squadra: “Felice di quanto si parli del Como? No. Penso che l’euforia non sia mai buona. Non mi piace, è normale, ma non mi piace. Dobbiamo uscire da questo aspetto, stiamo lavorando e siamo dei privilegiati a fare questo mestiere, dobbiamo avere sempre la nostra mentalità, partita dopo partita. A volte si farà meglio, altre no, si deve crescere così. La mentalità è la cosa che fa la differenza. Conte non lascia mai accontentare le sue squadre, è la sua mentalità, ciò che ha reso grande Antonio”.
Su Conte: “Mi ha allenato due anni al Chelsea, mi ha fatto soffrire un po’ in allenamento. Lo rispetto tantissimo, mi ha fatto vedere cose che non avevo mai visto né sentito prima in carriera. È venuto al Chelsea e mi ha detto che a volte non avrei fatto parte dell’undici iniziale, ma sempre con grande rispetto. Alla fine io sono rimasto al Chelsea, ho lavorato senza parlare e dopo 4 mesi giocavo sempre. Mi ha fatto soffrire e lavorare. Ho imparato tantissimo da lui, un’altra metodologia, la sua mentalità. Mi ricordo tanto di lui, ho imparato tantissimo, sono cresciuto e lo ringrazio tantissimo, abbiamo vinto Premier League e FA Cup insieme, lo apprezzo tanto”.
Sul Napoli: "Penso sia la più in forma del campionato ora senza dubbio. La forza di Conte è questa. Va molto sui dettagli lui, è un top. È tra i migliori allenatori che io abbia mai avuto in carriera".
Sulle sue scelte: "Ho tanta fiducia in tutti i miei giocatori della squadra io. Anche chi non gioca, si allena in modo incredibile. Io credo in tutti loro, a seconda dei momenti delle partite. Questa è la cosa importante della squadra. Se qualcuno pensa che saranno sempre questi 11, si sbaglia. Abbiamo bisogno di tutti, chi era qui l'anno scorso lo sa già".
Su Paz: "Sappiamo della sua qualità, l'ho portato qui per quello. Ma è ancora troppo presto. Giocava in quella che qui sarebbe la Serie C, è un giocatore di 20 anni. Dobbiamo capire cosa gli succede intorno, cambierà tutto molto velocemente. Arriverà in nazionale, deve farlo nel momento giusto".
Su Cutrone: "Patrick in Nazionale? Ho visto Spalletti alla partita dell'Inter, gli ho lasciato il mio numero. Sarebbe top per lui andare in Nazionale. Gol, assist, ha sbagliato un rigore anche, ci sta che possa essere nel mirino del ct. Se succede, siamo felicissimi. Per ora Spalletti non me lo ha chiesto".
Su Belotti:"Possibilità che giochi è sempre la stessa, Cutrone sta facendo bene ed è carico, il Gallo ha sofferto questo cambio ma sta lavorando benissimo, cresce la fiducia ed è sempre pronto. Speriamo sia solo l'inizio e che faccia tanti, tanti altri gol al Como. Lui per noi è un giocatore molto importante".
© RIPRODUZIONE RISERVATA